sabato 9 gennaio 2010

Il benessere di pochi, il fango di molti

Improvvisamente ci si ricorda che esistono. Che puzzano, che sono sporchi e che ciò nonostante contribuiscono al benessere di tanti, all'arricchimento di chi li sfrutta. Sono le migliaia di persone che versano in condizioni disumane e abitano simulacri di case, fabbriche abbandonate e decadenti, casolari, cantine. Pezzi arrugginiti di industria. Sono gli scarti del processo produttivo che contribuiscono a portare avanti. E non se ne vuole sapere nulla. Solo quando si ribellano stremati. Ce ne sono a Rosarno come a Trento, a Milano come a Bologna. Fare finta che il problema sia l'immigrazione e non la connivenza e l'accondiscendenza verso un sistema di lavoro nero e schiavista è una pratica fascista. La deriva continua e gli occhi rimangono chiusi con il filo spinato.

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