lunedì 3 agosto 2009

Bologna c'è (ancora).

Il 2 agosto per Bologna è forse LA data da ricordare, nonostante di ferite aperte ce ne siano molte di più di quelle che la storia ufficiale racconta e che il calendario si degna di rimembrare attraverso gli occhi e la voglia di chi vuole tenere vivo il ricordo e deve farlo.
Come ogni anno il corteo ha sfilato per la città per ricordare le vittime della strage della stazione i cui mandanti rimangono tutt'oggi impuniti ed indecifrabili nonostante carteggi e testimonianze portino inevitabilmente alla loggia P2 e al terrorismo di destra. 
Era da un po' però che l'anniversario non si celebrava sotto ad un governo come quello attuale, quello che ha contribuito in maniera determinante e scientifica a spaccare l'Italia in 2 ben distinte società in contrapposizione: quella votata ad una libertà demagogica, e quella formata da coloro che non accettano questo raggruppamento e che vengono definiti quindi comunisti, o ben che vada oppositori (genericamente). In un contesto di spaccatura antropologica che ha precedenti solo nella guerra di civiltà del 1948, come scrive Edmondo Berselli su repubblica all'indomani dell'anniversario, torna ad assumere un ruolo importante e intriso di criticità, quella Bologna che per anni è stata il simbolo di contestazione di sinistra e che ha visto al suo interno ogni tipo di moto di rivolta, di spinta insurrezionale, di politica militante. Bologna, o meglio la gente di Bologna, torna a guardarsi dentro e a ritrovarsi nella contestazione. Contestazione delle istituzioni passerella, dei discorsi demagogici e vuoti di un governo che non la rappresenta come non rappresenta molte altre province romagnole e del resto d'Italia. E' così che il ministro Bondi si arrende sotto i fischi pesanti di una memoria stanca di essere infangata e presa per i fondelli. Si ritira sotto un coro di buu rivolti a tutta quella destra che da una parte dà vita a riforme filo-fasciste e intrallazzi di stampo mafioso e dall'altra ha il coraggio di celebrare il 25 aprile a fianco dei partigiani e di pronunciare discorsi pregni di retorica buonista davanti a chi sa, a chi è venuto a sapere, a chi saprà e non si farà prendere in giro. Bologna ha (ancora) coraggio. Bologna non si tradisce. Bologna è ancora, nonostante tutto, Bologna.

3 commenti:

  1. VESIONE PERSONALE DI UNO DI DESTRA:

    - IO IL 25 APRILE HO LAVORATO, COME SEMPRE, E SICURO NON HO FESTEGGIO A FIANCO DEI PARTIGIANI !

    - A PARTE CHE MANDANTI ED ESECUTORI DELLA STRAGE DI BOLOGNA SONO STATI IDENTIFICATI E CONDANNATI SULLA BASE DI INDAGINI E PROCESSI CHE HANNO FATTO, E FANNO ACQUA DA TUTTE LE PARTI. QUESTI SIGNORI SI STANNO FACENDO O HANNO FATTO IL LORO BEL CARCERE... CONTRARIAMENTE A TANTI TANTI TANTI TANTI ALTRI CHE, FORSE PER IL LORO SCHIERAMENTO POLITICO, NON SONO STATI INCRIMINATI, OPPURE QUANDO SONO STATI PRESI, E HANNO CONFESSATO, HANNO AVUTO SENTENZE CHE DEFINIRE RIDICOLE MI SEMBRA POCO (RICORDIAMOCI DEI BR GALESI, FIORE, MORETTI E POTREI CONTINUARE...).

    - IL POPOLO ITALIANO E' SEMPRE STATO SPACCATO POLITICAMENTE: PER 40 ANNI ABBIAMO AVUTO FASCISTI, COMUNISTI, E DEMOCRSTIANI CHE AVEVANO IDEE DIAMETRALMENTE OPPOSTE SU TUTTO. SOLO NEGLI ULTIMI DECENNI ABBIAMO AVUTO UN PORCAIO DI PARTITI, PARTITINI E PARTITELLI CHE SONO SERVITI SOLO A DARE DA MANGIARE A UNA MAREA DI PERSONE (PROVARE A CONTARE I PARTITI CHE SI DEFINISCONO DI CENTROSINISTRA DI QUESTI ULTIMI 10/15 ANNI). QUINDI NON E' L'ATTUALE GOVERNO CHE CREA GLI SPACCAMENTI.

    - IN ULTIMO VOLEVO SOLO DIRE CHE I 4 GATTI CHE HANNO FISCHIATO A BOLOGNA SONO SEMPRE I SOLITI, E NON SO QUANTO RAPPRESENTINO LA POPOLAZIONE, O LA ROMAGNA...

    - UNA DOMANDA PERCHE' BONDI, O IL GOVERNO ATTUALE INFANGA LA MEMORIA DI QUESTI BENPENSANTI?

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  2. Ale in realtà dovresti sapere che i mandanti della strage sono rimasti impuniti (sappiamo che l'attentato aveva radici nella destra di allora, come molte altre stragi ce le avevano nella DC, vedi piazza fontana ecc.).

    Non è poi il caso di stare a confrontare stragi di destra con quelle di sinistra che non ho volutamente citato. Sempre lì dobbiamo arrivare? Possibile che non si possa affrontare un argomento senza dover puntare il dito anche dall'altra parte? E' sempre il gioco bambinesco del tipo "si va beh ma lo fanno anche loro".

    Sulla "spaccatura" ovviamente il popolo è sempre stato spaccato solo che questa è di tipo totalmente nuovo: giusti e finti-liberitari da una parte (governo), comunisti (ovvero non i comunisti veri ma tutti quelli che osano anche solo contestare delle postille) dall'altra. Antropologicamente non ha molti precedenti perchè non si parla di spaccature ideologiche ma di forzature politico/mediatiche (i 2 aspetti sono le 2 facce della stessa medaglia con questo governo, non mi stancherò mai di dirlo).

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  3. A DIRE IL VERO ANCHE IO VOLEVO DIRE CHE GLI ATTENTATI NON HANNO COLORE, MA SONO ACCOMUNATI DALLA VERGOGNA, PERO' NON CAPISCO PERCHE' A SECONDA DI CHE MATRICE HANNO VENGONO VISTI IN MANIERA DIVERSA.
    PERCHE' AD ESEMPIO BATTISTI, CONDANNATO PER QUATTRO OMICIDI POLITICI E SENZA UN GIORNO DI CARCERE, VIENE VISTO COME UN INTELLETTUALE E NON COME UN ASSASSINO; MENTRE PER LA SCARCERAZIONE DI FIORAVANTI CHE HA SCONTATO 29 ANNI SI ALZANO LE POLEMICHE.
    COME DICEVO ENTRAMBE SONO ACCOMUNATI DA UN DENOMINATORE UNICO, CHE NON HA COLORE, SONO DEGLI ASSASSINI.
    EPPURE VENGONO TRATTATI MOLTO DIVERSAMENTE.
    PER QUEL CHE RIGUARDA LA SPACCATURA MI SEMBRA CHE SIA PIU' L'OPPOSIZIONE, CON I DISCORSI DI DIPIETRO E I CONTINUI INSULTI DI FRANCESCHINI, AD ALLARGARE LA FRATTURA ED ALLONTANARE IL DIALOGO.
    SIAMO SINCERI, A CHI VIENE VOGLIA DI PARLARE CON UNO (O PIU') CHE OGNI VOLTA CHE UNA TELECAMERA LO INQUADRA, TI VOMITA ADDOSSO UNA VAGONATA DI INSULTI.

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