venerdì 13 novembre 2009

Groovenauti Beauty Industries, un'altro pianeta...

Con un pizzico di autocelebrazione pubblico la recensione di rapper.it all'ultimo disco dei Groovenauti. ‹‹Rendimi commerciale. Vendimi ciò che ho di razionale›› – Psycho Dopo il viaggio intergalattico di Over Kill , i Groovenauti fanno ritorno sulla terra e dentro ai loro occhi si dipana uno scenario desolato, dove trova vita Beauty Industries (The Soundtrack), un album che fa da colonna sonora ai disegni del fumettista Ausonia. Fantasticamente e favolisticamente immerso nell’esaltazione della vera musica sperimentale, si avvicina di molto ad uno scenario post industriale dove gli uomini vivono come androidi; un mondo fatto da soubrette al parlamento ed edicole votive al dio denaro, come conseguenza della catastrofe di un 2012 realmente avvenuto. Dal sapore noir e dal retrogusto compulsivo, l’ambiente risulta essere un energico groviglio claustrofobico. L’esaltazione della diversità artistica è data dal concept strofico di Psycho. In sordità temi scontati, il tutto è trattato con molta consapevolezza dell’informazione, che porta ad una ricerca testuale molto intelligente e lontana dai canoni rap. Chi sperava in un futuro musicale evoluto alla pari dell’Anticon ha finalmente la testimonianza diretta della sua probabile avvenuta. Le produzioni allontanano il semplicistico, per calarsi nell’immenso universo di suoni miscelati tra sintetizzatori, pianoforte, batteria, chitarre, bassi e altre delizie. Un connubio melodico capace di stringere la mano al downtempo moderno di Blockhead e poi discostarsene in modo radicale grazie alle impronte sulla storia lasciate da El-P. Le parole si prefigurano come descrizione di luoghi spazio-temporali, che i suoni riescono perfettamente a rievocare senza tanta difficoltà. L’elettronica, l’innovazione, l’alternativa all’immaginazione, il concetto stesso dell’arte musicale. Di un altro pianeta. (Makia, rapper.it) Tracks: 01. Lo Scafandro e La Farfalla [prod. Max Producer] 02. Tenebra [prod. Tekem] 03. Dall’Oblò [prod. Giuseppe Donatacci] 04. Il Cosmo Interno [prod. Max Producer & Tekem] 05. Economia Post-Industriale [prod. Max Producer] 06. La Luce Si Spegne [prod. Max Producer & Tekem] 07. Vita Artificiale [prod. Max Producer] 08. Io Sono Il Simulacro [prod. Max Producer]

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