lunedì 1 febbraio 2010

Ciò che diventiamo

"Non è che ognuno nasca libero e uguale, come dice la Costituzione, ma ognuno viene fatto uguale. Ogni essere umano a immagine e somiglianza di ogni altro; dopo di che sono felici!
La nostra civiltà è così vasta che non possiamo permettere alle nostre minoranza di essere uno stato di turbamento e agitazione. Domandatelo anche tu: che cosa ci preme, in questo paese, avanti e soprattutto? Gli esseri umani vogliono la felicità, non è vero? Non è quello che sentiamo dire da quando siamo al mondo? Voglio un po' di felicità, dice la gente. Ebbene non l'hanno forse? Non li teniamo in continuo movimento, non diamo loro interrottamente svago? Non è per questo che in fondo viviamo? Per il piacere e i più svariati titillamenti? E tu non potrai negare che la nostra forma di civiltà non ne abbia in abbondanza, di titillamenti...
Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora non porgliene nessuno. Fa che dimentichi che esiste una cosa come la guerra, imbottiscili di fatti al punto che non si possano più muovere tanto sono pieni, ma sicuri d'essere "veramente bene informati". Dopo di chè avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno!" Ray bradbury - Fahrenheit 451

Nessun commento:

Posta un commento