venerdì 5 giugno 2009

The Speech 2

Quello a cui abbiamo assistito ieri è stato forse il punto ideologicamente più alto espresso da una personalità politica negli ultimi 30 anni. Anzi, forse da quel 1968 in cui ci lasciò Marthin Luther King. Abbiamo assistito ad un passo avanti importante fatto con uno stile, una memoria, diversi. Abbiamo visto mondi incontrarsi, ideologie farsi flusso di parole e abbracciarsi. Contrasti limarsi, squarci aprirsi, coscienze espandersi. 
Obama ha mostrato se stesso, i contrasti che da solo rappresenta, e si è fatto ideale, nazione, NAZIONI. Lo ha fatto ricordando il passato con finezze meravigliose come quella su Thomas Jefferson e sul corano che gelosamente custodiva nella sua libreria, ai tempi della fondazione degli USA. O come quella ideologica sul ruolo della donna che non è egualitario se si esprime attraverso l'apparire, ma solo se nella parola uguaglianza è compreso l'accesso paritario ad istruzione, diritti e doveri. Barack, crocevia di culture vivente, ha sublimato se stesso nell'essenza ideologica suprema che vede popoli e culture completarsi. Ha dimostrato di conoscere le altre culture, di volerci entrare, di possederne le basi. 
Che sia davvero un nuovo inizio o meno, Barack ha mostrato ieri, quanto grande può essere un uomo, quanto in alto può alzarsi il ragionamento, la comprensione umana. Lo ha fatto da americano, da kenyota, da uomo di fede, da cittadino del mondo. E' ora che gli altri leader mondiali non si limitino solo ad applaudirlo, ma inizino a fare proprie queste perle ideologiche. In un momento in cui la diversità, soprattutto in Italia, è additata come il male per una nazione, Barack ha dato la giusta risposta. Nemmeno il papà ci è mai riuscito in questo modo...
A buon intenditore...

1 commento:

  1. Infatti! ... nemmeno il papa. che se vogliamo dirla tutta sarebbe stata sicuramente l'autorità politica preposta ad un simile discorso. Ben venga che tutto ciò sia venuto proprio da tutt'altra sponda, forse sulla base di un simile atto di coraggio a qualcuno potrebbe ritornare in mente che alla base di tutte le religioni c'è sempre il rispetto per il prossimo sia questo giallo rosso o nero. Ripeto fa specie solamente che lo debba sottolineare un'autorità non religiosa: mi pare proprio che a livello umano qualsiasi religione ormai abbia perso la bussola e stia solo cercando di arroccarsi in ideali ed in disquisizioni teologiche o peggio ancora in un estremismo fatto solo di obblighi dove il libero arbitrio è negato e la libertà una pura chimera...

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