mercoledì 3 giugno 2009

L'ora dell'estremo

Nella bolla di vuoto intellettuale che si è creata nella nostra politica, in un momento storico dove il dibattito tende a scomparire in favore di un plebiscito imposto dal pensiero mediatico, dove il contraddittorio si è tramutato in canzonatura e dove l'opposizione ha perso il senso di se, credo sia tempo in queste elezioni parlamentari europee di dare spazio a tutto ciò che in qualche modo potrebbe, almeno sulla carta, alzare il livello del dibattito, dello scontro se scontro deve essere. 
Credo che l'appiattimento delle ideologie che porta sinistra democratica ad aspirare ad un'immagine di destra (vedi PD nei confronti di PDL), il centro a ad essere centro e come tale poco utile alla causa, la destra ad essere sempre più estrema già di suo nel suo non essere nulla di concreto e credibile al di fuori del teleschermo e della influenza grazie ad esso esercitata, debba essere contrastato con voti che mirino a far superare il 4% a partiti nuovi o quantomeno a partiti in grado di porsi come radicali e decisi. Ancora: a personaggi politici che abbiano in se la forza intellettuale di controbattere, di comprendere il vuoto, di interpretarlo e di inserirvici in modo intelligente, non caciarone. Intellettuale. 
I partiti ci sono, piccoli, forse insignificanti, ma ci sono. Alcune personalità importanti come Valerio Evangelisti (scrittore ed intellettuale candidato per Rifondazione comunista) e Claudio Fava (giornalista, commissario di inchiesta sulle extraordinary rendition..., candidato per Sinistra e libertà) rispondono per vocazione e per passato militante a questo breve, personale, identikit del candidato verso cui far propendere il voto. Ognuno farà la propria scelta. Io personalmente credo sia ora di orientarla in maniera decisa verso una sinistra che per quanto debole, possa in qualche modo, piano piano, tornare ad acquisire credibilità di pensiero, ideologica prima che fattuale. E' ora di rompere quella bolla di cui sopra. Non succederà in queste elezioni, ma spero che almeno un piccolo seme si possa gettare lì, in quel parlamento Europeo che è destinato a giocare sempre più un ruolo fondamentale sulle nostre vite e che sarebbe un peccato lasciare in mano a grosse coalizioni mediatico/capitalistiche che già governano il nostro piccolo paese. Il bisogno di cambiare è estremo.

1 commento:

  1. a parte che ogniuno di noi è chiaramente libero di votare la persona che sente più vicina ai propri ideali... e diciamo che nonostante le persone che tu hai citato siano degne del massimo rispetto, sono purtoppo (per me o per loro) troppo distanti dal mio modo di vedere il mondo che mi circonda. però non trovo corretto che tu giudichi la destra "non essere nulla di concreto e credibile al di fuori del teleschermo e della influenza grazie ad esso esercitata". non vorrei che fosse la solita nenia ascoltatata 1000 volte.... se voti a sinistra sei un intellettuale, colto, informato; mentre se sei di destra non riesci neppure a capire che la ta mente è stata sodomizzata da emilio fede e tu hai perso ogni possibilità di pensiero autonomo. beh scusami, ma non capisco come persone che si illuminano quando parlano di democrazia, di parità di diritti e pensieri possano poi credere che chi non la pensa come loro non ha capito nulla...

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