Stai colmo! Questo mi sono detto nel fare voto di vastità, scavando il fosse, usando il confine tra sogno e bisogno (l'incubo è confonderli!). Così tra tellurico ed onirico, in uno spazio agli antipodi, in un limbo dell'imparadiso ho avuto un sentore: URGE. - Alessandro Bergonzoni 2011 -
mercoledì 20 gennaio 2010
La finzione è dio, dio è la finzione
E' tra noi. Ma non richiesto. Non intenzionalmente convocato. E...non abbiamo sacramenti che mediano, coi quali proteggerci, con i nostri rituali accorti, astuti, venerandi e meticolosi, non possiamo costringerlo a racchiudersi solo in determinati elementi come pane e acqua o pane e vino. E' venuto allo scoperto, si allarga in tutte le direzioni. Ci guarda negli occhi; e guarda attraverso i nostri occhi.
Philip K. Dick - Le tre stimmate di Palmer Eldricht
domenica 17 gennaio 2010
Volti ignoti
Voi li avete visti i volti dei responsabile del degrado a Rosarno? Intendo quelli veri, quelli che sfruttano un immigrato pagandolo 15 euro l'ora per raccogliere le arance che si mangia anche Maroni. Avete letto da qualche parte i nomi di quelle aziende agricole che sono in grado di rimanere sul mercato di oggi abbattendo i costi di manodopera perchè sfruttano l'immigrazione ed il lavoro nero (fiscalmente e cromaticamente)? Avete visto le coscienze di chi pretenderebbe di pagare zero la frutta e le verdura al supermercato e non pensa che meno costa, meno guadagnano gli ultimi ingranaggi del ciclo produttivo e più si contribuisce al degrado civile/morale/economico delle persone migrate?
Io ho visto solo dei poveri ragazzi sfruttati andarsene sbattendo la porta ricordandoci quanto siamo incivili, quanto siamo in grado di fare regole che favoriscono il loro aggiramento per lo sfruttamento dei più deboli, quanto non ci importi di lavorare sulle cause dei problemi e non sulle conseguenze. Ho visto un Italia che mi fa sempre più schifo.
sabato 9 gennaio 2010
Il benessere di pochi, il fango di molti
Improvvisamente ci si ricorda che esistono. Che puzzano, che sono sporchi e che ciò nonostante contribuiscono al benessere di tanti, all'arricchimento di chi li sfrutta. Sono le migliaia di persone che versano in condizioni disumane e abitano simulacri di case, fabbriche abbandonate e decadenti, casolari, cantine. Pezzi arrugginiti di industria. Sono gli scarti del processo produttivo che contribuiscono a portare avanti. E non se ne vuole sapere nulla. Solo quando si ribellano stremati. Ce ne sono a Rosarno come a Trento, a Milano come a Bologna. Fare finta che il problema sia l'immigrazione e non la connivenza e l'accondiscendenza verso un sistema di lavoro nero e schiavista è una pratica fascista. La deriva continua e gli occhi rimangono chiusi con il filo spinato.
domenica 3 gennaio 2010
10 cose che ricorderò degli anni zero
A braccio quelle che mi sono rimaste più impresse:
- L'11 settembre 2001 e ciò che ne è conseguito nella dicotomia libertà/sicurezza
- L'elezione di Barak Obama e ciò che ha rappresentato per l'umanità
- Il ritorno e poi ritiro di Michael Jordan con gli washinton wizard
- Il web 2.0, il file sharing e la fine dei vecchi concetti di informazione
- La condivisione web di vissuti prima ritenuti insignificanti o solo propri
- La farsa di George W. Bush e Osama Bin Laden
- La guerra in diretta
- La berlusconizzazione dell'opinione pubblica
- La diffusione della cultura hiphop e dei suoi suoni in stili, costumi, culture prima lontane
- Antonio Moresco e i canti del Caos
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