martedì 31 marzo 2009

Good Company and Bad Company

Ciò che fa discutere gli economisti di tutto il mondo in questo momento, a parte la crisi finanziaria come macro argomento a cappello di ogni discorso, è se la soluzione individuata fin'ora dal presidente degli USA Obama e dal suo enturage, sia effettivamente quella che deriva da una corretta interpretazione dei fatti. La soluzione per ora lo si sa, è stata individuata in un interventismo statale a livello di sovvenzioni finanziare, elargite a tutte le istituzioni/aziende la cui caduta potrebbe effettivamente portare al tracollo di un economia intera, fatta da aziende più piccole, famiglie, gente comune. 
Ciò che però viene contestato è la modalità con cui queste sovvenzioni sono state elargite. Fino ad ora infatti, non è stato posto nessun vincolo di utilizzo alla vagonata di miliardi foraggiati a banche, compagnie assicurative e case automobilistiche. Nessuna specifica su come quei soldi debbano essere utilizzati, con il risultato che aziende fraudolente come la compagnia assicurativa AIG e il colosso delle auto GM, ne hanno fatto ciò che hanno voluto: vedi concedere bonus ai propri dirigenti, buone uscite a dimissionari dell'ultimo minuto, copertura di investimenti ad altissimo rischio. In particolare quest'ultimo punto è da sottolineare. Non è trascurabile infatti, il fatto che un azienda sull'orlo del fallimento, sia ben disposta ad accettare rischi spropositati, con alto ritorno sul capitale (tecnicamente VAN) in caso di riuscita del progetto, ma con potenziale distruttivo in caso di non riuscita. Il gioco vale la candela per un'azienda a rischio fallimento perchè la filosofia in questi casi è naturalmente "O la va o la spacca" detto brutalmente. Quindi perchè continuare a fornire solamente vagonate di miliardi e non procedere invece ad un interventismo gestionale, ovvero ad un intervento da parte dello stato nelle politiche di gestione delle aziende in difficoltà? Semplice. Perchè questo è socialismo e gli USA non possono accettare ideologicamente questa strada. Ma sarebbe l'unica veramente percorribile per velocizzare i tempi di recupero dalla crisi. 
Oggi però un barlume di speranza in tal senso. Obama, ha deciso assieme ai suoi consiglieri, di intervenire in GM e Ford, solamente in caso di presentazione da parte di queste due mega aziende, di un businnes plan adeguato, in grado di essere credibile. Altrimenti il governo interverrà scindendo le aziende in 2: una chiamata Good company, sostenuta da titoli azionari e capitali sani ed in grado di operare produttivamente, l'altra chiamata Bad company a cui imputare i titoli tossici e le perdite d'esercizio. Questo porterebbe la prima ad essere ancora competitiva sul mercato ed in grado di operare, mentre la seconda sarebbe facilmente dichiarabile fallimentare con conseguente presa in consegna della sua gestione da parte del governo in regime appunto di fallimento. Il che sarebbe un bene! Perchè il governo o l'organo deputato alla sua gestione, potrebbe dare inizio a tutte le procedure fallimentari che prevedono tra le altre cose, la sospensione dei pagamenti agli azionisti per liquidare invece i creditori. Il che darebbe un po' di respiro a un bel po' di risparmiatori e di aziende finanziatrici. In ogni caso inoltre, se la gestione governativa dovesse portare al progressivo risanamento dell'azienda "BAD", questa potrebbe essere sempre venduta a terzi rientrando di tutte le spese fin li sostenute e qualcosa di più. E' evidente che questo, come consigliato da diversi economisti nelle ultime settimane, dovrebbe essere il modo giusto di procedere. Evitando di ricadere tecnicamente in quel regime di cui proprio gli americani (ma non solo) non vogliono sentire parlare. Socialismo appunto.

lunedì 30 marzo 2009

Poteri inesistenti

L'esimio Silvio ieri a chiusura del congresso del PDL, in cui tra l'altro non è stato fatto nessun cenno ai recenti e discussi decreti legge approvati dal senato, ha chiuso in bellezza chiedendo più poteri per il presidente del consiglio, cioè per se stesso, e definendo quelli attuali INESISTENTI.
Direi che ne ha fatte di cose fino ad ora per avere poteri inesistenti...a partire dalla proporzionale che di fatto gli ha donato il potere di fare il bello ed il cattivo tempo in parlamento, creando i presupposti che hanno portato di fatto alla scomparsa della sinistra radicale. 
Il grosso problema è che non abbiamo alternative credibili. Nemmeno nessuno in grado di controbattere. Fini (!) è per assurdo l'unico a contrastarlo in qualche modo, pronto a ribattere a qualche dichiarazione. Ma il PD cosa sta facendo? Franceschini chi è oltre ad un disfattista? 

sabato 28 marzo 2009

estetica fascista

Con parole di Walter Benjamin mi spiego il perchè del consenso a Berlusconi in questo contesto storico. Non suolo vuoto dall'opposizione, ma anche una questione di estetica.
"l'autoestraniazione dell'umanità ha raggiunto un grado che le permette di vivere il proprio annientamento come un godimento estetico di prim'ordine. Questo è il senso dell'estetizzazione della politica che il fascismo persegue".
Ci vedete qualcosa di attuale o no?

Populismo e fascismo

In quello che a più di qualcuno potrà sembrare un congresso di stampo fascista (no, ma perchè mai!) Berlusconi ha aperto le danze con una frase emblematica del suo riconosciuto populismo: "la nostra è una rivoluzione liberale, borghese e popolare, moderata e interclassista che colma un vuoto nella storia italiana."
1. una rivoluzione moderata non è una rivoluzione, 
2. parlare di liberalità in questo momento storico di interventismo è quantomeno fuori luogo,
3. la rivoluzione o è borghese o è popolare. Non può essere entrambe.
Ma al di là dell'insignificanza dell'affermazione, di che diavolo sta parlando??? E i consensi crescono. Forse e purtroppo, proprio per quel vuoto di cui parla il presidente. 

Una TV diversa

Giovedì scorso a "Che tempo fa" su rai 3, brillante trasmissione di Fabio Fazio, è andato in un onda un altissimo picco di televisione. 2 ore in compagnia di Roberto Saviano, delle sue (nostre) storie, di un'analisi giornalistica puntuale, dell'informazione vera. Fazio quasi raggelato, imbarazzato nel dover interrompere con la pubblicità il monologo di Roberto. Pubblico in sala ammutolito e a tratti commosso.
Ciliegina sulla torta il confronto finale di saviano con Paul Astner e David Grossman, due dei più grandi scrittori del nostro tempo. Sentirli parlare tra loro a proposito del potere della parola, dell'immaginazione e della potenza della creatività applicata ai fatti nel nuovo genere no-fiction che tutti e 3 stanno portando avanti e sviluppando in direzioni nuove, è stato veramente magnifico. estatico.
Al che sembrava quasi strano che ciò potesse avvenire su una tv generalista ed in prima serata. E mi è sembrato ancora più strano leggere all'indomani i dati share: 19% per Che tempo fa. 
4.000.000 di spettatori incollati alla tv per Saviano. Per capire meglio il tempo in cui viviamo.
Numeri da reality, ma stavolta si trattava di realtà per davvero.
E allora penso: la gente in fondo, quella che si cataloga velocemente come massa, non è proprio ancora del tutto assopita se dedica del tempo ad informarsi in quella maniera con Saviano.
Forse vogliono solo farci credere che la gente chieda isole e grandi fratelli, vallette siliconate e comici faciloni. Forse una tv diversa in realtà sarebbe possibile se l'intento di politica e media non fosse quello di tenerci silenti ed imbambolati (perchè di questo si tratta).
Forse ci sarebbe anche speranza se di serate così ce ne fossero di più in televisione, e questa venisse utilizzata come mezzo per formare una identità collettiva, una consapevolezza diffusa. 
Peccato che non sarà così. Peccato che per una diretta con Saviano ci saranno altre 10 edizioni del grande fratello. Peccato che chi è al potere sia di fatto il GRANDE FRATELLO. 
Orwell, ci sei?

venerdì 27 marzo 2009

Dichiarazione anticipata di trattamento - o esattamente il contrario?

Oggi il senato ha approvato il tanto decantato ddl sul testamento biologico, rinominato orwellianamente come sottolineava giustamente La Repubblica, "Dichiarazione anticipata di trattamento" ovvero DAT. Niente di più ingannevole già dal nome. Dopo tanto parlare infatti, la legge approvata in senato, per non contravvenire a leggi vaticane dalla dubbia moralità, prevede nientemeno che la non obbligatorietà da parte del medico e dell'istituzione ospedaliera, di tenere conto della dichiarazione. In pratica scriviamo pure tutti su un foglio di carta straccia cosa vorremmo che ne fosse fatto di noi se tenuti in vita da macchine in una stanza d'ospedale. Tanto poi non verrà mai tenuto conto di nulla. Gran bella idea, soprattutto molto in linea con stati come Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, le cui leggi vanno (per fortuna loro) prorpio nella direzione opposta. Qui si parla di incostituzionalità di una legge che toglie il concetto di autoderterminazione, che da soggetti ci fa diventare oggetti in ogni senso. Una negazione del proprio libero arbitrio in nome di cosa? Del rispetto di leggi vaticane vecchie come il mondo? O nel rispetto di un'istituzione che non più tardi di una settimana fa citava il preservativo come causa dei mali del mondo? Ditemi voi che razza di paese è il nostro. Siamo in pace o siamo in guerra con le istituzioni, con noi stessi? Questi non sono argomenti marginali da trafiletto, sono temi golemiani, magnificenti, davanti ai quali la popolazione intera dovrebbe prendere posizione. Ci vorrebbe una presa di posizione forte ma siamo tutti sedati. Svegliatevi dormienti.

giovedì 26 marzo 2009

Sempre la stessa storia

Mi preme pubblicare tra i primi post, un pensiero di Alessandro Busi tratto dal sito ilprimoamore.com. In esso ci sono diversi spunti estremamente attuali.
Lo trovate qui: www.ilprimoamore.com/testo_1397.html

Primo post - benvenuto

Alla fine l'ho fatto. Era un po' che pensavo di aprire un blog per riportare informazioni e contro-informazioni di cui sono quotidianamente ghiotto e per condividere ciò che non sempre a parole, nel quotidiano, è condivisibile. Perchè per certe cose ci vuole tempo, una lettura attenta, la situazione giusta. 
Vorrei che questo blog possa diventare una pagina di libero scambio, di dibattito e perchè no, di informazione se ne avrò la capacità.
Non sempre scriverò pareri personali, perchè credo sia importante anche utilizzare questo spazio per riportare notizie e fatti su cui di solito non ci si sofferma a pensare. Sarò una specie di canale, inteso in modo fluido, acquoso. 
L'obbiettivo sarà sempre lo stesso, quello che parte dalla musica dei groovenauti, confluisce in discussioni, si espande nelle mail e nel web da sempre: creare smottamenti. Smuovere coscienze. Non so se ci riuscirò, ma ci proverò.