martedì 23 marzo 2010

Sanità USA, prima svolta storica

Nonostante un testo riveduto e corretto in molti punti per non perdere i voti necessari da parte di alcuni repubblicani, tra cui gli anti-abortisti, arriva il primo si della Camera alla storica riforma della sanità promossa da Obama. 219 voti favorevoli contro 212 contrari. Grazie alla nuova riforma altri 30 milioni di americani riceveranno copertura sanitaria e non sarà più possibile per le compagnie assicurative rifiutare una polizza a malati gravi perchè troppo dispendiosi, o a chi per colpa di un'asma cronica, si vedeva rifiutata la copertura anche per malattie di ben altra natura. Cade così, tra mille polemiche di capitalisti repubblicani senza scrupoli, una delle vergogne più grosse degli USA da che esistono. Grande sostenitore della riforma, anche con il suo film "Sicko" precedente all'insediamento di Obama, è Michael Moore che proprio oggi sul suo blog dedica la vittoria ai repubblicani. Ecco cosa scrive lodando la riforma e criticandone al contempo le modalità di entrata in vigore e gli addolcimenti che il presidente ha dovuto concedere ai repubblicani (l'alternativa era non arrivare nemmeno con la proposta di legge alla camera):

La gran cosa della riforma sanitaria appena approvata? Salverà anche la vita dei Repubblicani «Grazie al voto dell'altra notte, anche vostro figlio malato di asma fin dalla nascita sarà assicurato, dopo aver sofferto per i suoi primi nove anni di vita, in quanto bambino americano con una malattia pre-esistente». Grazie al voto, «il vostro ragazzo di 23 anni investito da un automobilista ubriaco, che dovrà passare sei mesi ricoverato in ospedale, non vi manderà in bancarotta, perchè sarete in grado di tenerlo sulla vostra polizza assicurativa». Inoltre «dopo che il cancro sarà tornato per la terza volta, causando un ennesimo esborso di 200mila dollari in spese salvavita, la vostra assicurazione dovrà commettere un atto criminale solo a pensare» di liberarsi di voi. «Sì, miei cari amici Repubblicani anche se vi siete opposti a questa legge sanitaria, ci siamo assicurati che tuteli anche voi, in caso di necessità». «So che siete arrabbiati adesso. So che probabilmente pensate che se foste stati spezzati da una malattia, o cacciati di casa per bancarotta sanitaria, vi sareste in qualche modo rialzati e sareste sopravvissuti. So che è una storia confortante da raccontarsi, e che se John Wayne fosse stato ancora vivo sono sicuro che avrebbe potuto farci un film, per voi». Ma la realtà è che queste compagnie assicurative hanno «una sola missione: spremere da voi più soldi possibile, e poi lavorare come demoni per negare qualsiasi copertura e aiuto quando vi ammalate». Così «quando un giorno vi troverete all'improvviso colpiti da una una malattia potenzialmente letale, forse ringrazierete questi socialisti rosa, questi Democratici innamorati del Canada per quello che hanno fatto domenica sera». Sè è di qualche consolazione i ladri che dirigono le compagnie assicurative cercheranno ancora di negare la copertura agli adulti con condizioni pre-esistenti per i prossimi quattro anni». E in caso di violazioni «dovranno pagare appena 100 dollari al giorno. E, questa è la parte migliore, la nuova legge chiederà a tutti i cittadini che non sono poveri o anziani di sottoscrivere un controllo presso un'assicurazione sanitaria». È «una giornata favolosa per queste compagnie».

I CONTENUTI DELLA RIFORMA La riforma della Sanità americana approvata dalla Camera trasformerà le regole del gioco dell'assistenza negli Usa. Questi i cambiamenti chiave introdotti dalla nuova legge. -ASSISTENZA 'QUASÌ UNIVERSALE - Sono 32 milioni i cittadini americani che con la riforma avranno una copertura assicurativa, di cui oggi sono privi. A partire dal 2014 la maggior parte degli americani sarà tenuta ad avere una assicurazione sanitaria. In caso contrario sarà costretta a pagare una multa. Ciò - secondo le stime del governo - farà sì che il 94-95% della popolazione (cittadini e residenti 'legalì), avrà copertura sanitaria entro il 2019. -SUSSIDI AI MENO ABBIENTI - A partire dal 2014 il piano di assistenza per i più poveri (Medicaid) verrà significativamente ampliato ed includerà gratuitamente ogni individuo che guadagni meno di 14.404 dollari l'anno e ogni famiglia di quattro persone con un introito annuo entro i 29.326 dollari. Con questa misura 16 milioni di cittadini avranno copertura. - SGRAVI FISCALI PER LA MIDDLE CLASS - Le famiglie con reddito fino a 88.200 dollari riceveranno crediti fiscali per coprire buona parte dei costi della assicurazione sanitaria. Per i redditi inferiori (meno di 33.000 dollari) il costo della sanità sarà quasi interamente coperto dai sussidi. - MALATTIE PRE-ESISTENTI - Contrariamente a quanto permesso sinora, dal 2014 in avanti le assicurazioni sanitarie non potranno più rifiutarsi di vendere le proprie polizze ai cittadini con malattie pre-esistenti, nè caricare costi esorbitanti per questi pazienti o rescindere le polizze in caso di sopravvenuta malattia. Da oggi al 2014 i cittadini malati potranno accedere a coperture 'ad hoc' previste con particolari assicurazioni. Le compagnie saranno tenute inoltre a far rientrare sotto la copertura assicurativa dei genitori anche i figli fino a 26 anni di età. - COPERTURA MINIMA GARANTITA - Le assicurazioni dovranno coprire almeno il 60% dei costi di servizi e cure sanitarie. Nessuna famiglia dovrà mai spendere di tasca propria più di 11.900 dollari l'anno. - MULTE PER I DATORI DI LAVORO - Le aziende con 50 o più dipendenti verranno multate se non offriranno copertura sanitaria ai loro impiegati. - MEDICARE, LA ASSISTENZA PER GLI ANZIANI - Da quest'anno tutte le analisi preventive (quali colonscopia, test della prostata) saranno gratis per chi riceve Medicare. Miglioreranno anche i benefici per gli anziani riguardanti i ticket sui farmaci: per il 2020 la maggior parte degli assicurati non pagherà più del 25% del costo dei medicinali. Una volta raggiunta una certa cifra questa percentuale scenderà al 5%.

venerdì 19 marzo 2010

Blogging

Pensavo. Tenere un blog significa esporsi e ritrarsi al contempo. Esprimersi immersi nei resti di pensieri a frammenti. Ricomporsi rileggendosi, ricrearsi pensandoci. Pensavo.
E' come leggersi mentre si pensa, come palesarsi pur nascondendosi dietro parole scritte anzichè pronunciate. E se questo fosse l'unico mezzo che ci rimane per comunicare, con noi stessi prima che con gli altri? Questo, non la carta su cui scrivere, il quaderno dentro cui svanire. Questo spazio virtuale in cui nessuno sa fino in fondo ciò che trasmette, ciò che riesce a comunicare e comunicarsi. Esprimersi senza fine, con un mezzo infinito, anche se un po' troppo finto, vacuo, virtuale. Un'esperienza di incomprensione della realtà fatta attraverso un'interazione, disperata, con essa, o il suo simulacro, la rete. Pensavo a questo mentre scrivevo, oggi, questo post. Senza comprendermi, senza comprendere lo spazio in cui queste parole scorrono. Pensavo e scrivevo.

lunedì 15 marzo 2010

Propaganda

Questa la copertina ignobile dell'ultimo Newsweek. Propaganda repubblicana o dolcificante per le famiglie americane che hanno perso i propri figli in guerra?
Ciò che è certo è che questa copertina, assieme all'Oscar assegnato a "The Hurt Locker", film filoamericano sulla guerra in Iraq palesemente "guidato" all'award, non arrivano per caso visto anche il calo di popolarità (forzato) del presidente democratico in carica. C'è puzza di morte.

lunedì 8 marzo 2010

Iraq, Afganistan e Pakistan

Un paio di commenti sulle notizie di questi giorni: in Iraq non si sta assistendo alla nascita della democrazia. La democrazia nasce ed è voluta dal popolo, non può essere imposta dall'esterno. Il semplice fatto che sull'Iraq venga posta attenzione, quella che non viene posta per esempio per la guerra civile in Somalia dove gli Stati Uniti continuano a fornire armi ed appoggio ai clan somali che più gli fanno comodo per contrastare quelli appoggiati da Al Queda, è sintomatico di quanto vogliano farci credere che la guerra, la destituzione di Saddam (che pure andava esautorato) e la permanenza (insensata) per più di un lustro dei soldati americani in quella zona abbia avuto benefici. Attraverso questa strategia mediatica vogliono anche giustificare la permanenza ancora più insensata dei marines in Afghanistan. Altra manovra puramente politica e che di strategico ha poco o nulla visto che pare evidente che non esista una strategia, che, se ci fosse e contemplasse una conclusione della guerra, dovrebbe passare necessariamente per l'avanzata militare in Pakistan, dove in realtà si nascondo i leader di Al Queda. E siccome (per fortuna) l'invasione del Pakistan non è ancora contemplata, a maggior ragione la permanenza nello stato Afgano non ha nessun senso. A meno che non si creda veramente al concetto fuffa di "democrazia da esportazione". Morte, distruzione, mutilazione. E' tutto qui.

domenica 7 marzo 2010

E' nato groovenauti.com!

Era il 2005 e sul web nasceva improntakru.com, il primo spazio virtuale in cui i progetti della nostra crew potevano trovare una divulgazione più ampia. Quel sito ha visto nascere discussioni, progetti, suggestioni reciproche per tutti i membri della crew, lontani fisicamente gli uni dagli altri, ma anche grazie al portale, sempre in connessione. Recensioni, video, foto, segnalazioni e progetti in free download, costituivano l’ossatura del nostro mondo virtuale. I tempi di facebook, myspace e di tutti i nuovi mezzi di comunicazione nati con il passaggio al web 2.0, erano ancora lontanissimi…5 anni a livello telematico possono rappresentare un’era geologica.

E proprio i nuovi mezzi, più veloci, fruibili ed aggiornabili hanno spostato l’attenzione da improntakru.com a nuovi spazi virtuali in cui portare avanti più velocemente i nostri progetti, senza la necessità di gestire il tutto su un portale macchinoso e a volte complicato da mantenere.

Parallelamente i progetti del gruppo Impronta, si sono naturalmente frammentati ed ogni membro ha scelto la sua via: chi il writing, chi il disegno, chi il rap, chi la musica, chi il fumetto, chi la scrittura. Dalle ceneri del gruppo allargato sono nel frattempo nati i Groovenauti (Max e Psycho), impegnati a tenere vivo lo spirito originale dell’impronta, continuando anche a curarne il sito internet.

Oggi, a marzo 2010, quel sito non esiste più. Il suo ciclo si è chiuso definitivamente ma in favore di un altro che già in altri spazi virtuali si stava muovendo da un po’. Oggi si necessita di uno spazio dove tutto sia condivisibile, dove i contenuti siano aggiornabili costantemente e dove le discussioni possano proseguire in maniera più fluida. Si riparte da qui quindi, da www.groovenauti.com e da tutto quello che potrà rappresentare, di nuovo, per l’impronta e per chi ci leggerà da esterno.

Non sarà solo un blog di informazione sulle attività dei Groovenauti, ma anche un portale di musica, dove trovare news fresche su progetti musicali underground, concerti, recensioni di dischi che amiamo, podcast, video e quant’altro riterremo (e riterrete) opportuno.

Benvenuti quindi, si riparte. Il Groovenautilus scalda i motori.

giovedì 4 marzo 2010

"Guarda come si veste la gente"

Oggi parlando con una persona del tempo in cui stiamo vivendo, l'argomento "crisi" è parso quasi inevitabile. Per rendere subito l'idea della percezione della crisi, questa persona mi ha detto:"non è affatto passata, insomma, basta vedere come si veste la gente". La frase mi ha fatto pensare. Possibile che il primo sintomo, il "first in mind" del mio interlocutore, fosse un particolare così poco rilevante, così superficiale, così poco oggettivo e parametrabile? Di chi stiamo parlando, e soprattutto di cosa? Di griffe che scompaiono dal vestiario della middle class? Sono le griffe o le pieghe del vestito a definirci in salute o in crisi? Al sol pensiero avverto un brivido lungo la schiena

mercoledì 3 marzo 2010

La gestione della popolazione superflua - da Angela Davis. Parte 2

Angela Davis dice:"Una delle maggiori sfide che ci troviamo di fronte è quella di elaborare un'idea nuova di sicurezza. Come possiamo contribuire a mettere il mondo al sicuro dai saccheggi del capitalismo globale? Questo senso più ampio di sicurezza potrebbe comprendere anche la cancellazione del debito dell'Africa; potrebbe significare arrestare la macchina della privatizzazione che minaccia la nuova società che si sta cercando di costruire in Sudafrica. Comporterebbe anche uno spostamento delle priorità dal complesso carcerario-industriale all'istruzione, agli alloggi, all'assistenza sanitaria. E' importante infine, levare la voce contro il capitalismo globale come causa maggiore dell'emigrazione moderna. L'attivismo dei gruppi per la difesa dei diritti umani non può che passare da questa considerazione." Sottoscrivo.