lunedì 8 marzo 2010

Iraq, Afganistan e Pakistan

Un paio di commenti sulle notizie di questi giorni: in Iraq non si sta assistendo alla nascita della democrazia. La democrazia nasce ed è voluta dal popolo, non può essere imposta dall'esterno. Il semplice fatto che sull'Iraq venga posta attenzione, quella che non viene posta per esempio per la guerra civile in Somalia dove gli Stati Uniti continuano a fornire armi ed appoggio ai clan somali che più gli fanno comodo per contrastare quelli appoggiati da Al Queda, è sintomatico di quanto vogliano farci credere che la guerra, la destituzione di Saddam (che pure andava esautorato) e la permanenza (insensata) per più di un lustro dei soldati americani in quella zona abbia avuto benefici. Attraverso questa strategia mediatica vogliono anche giustificare la permanenza ancora più insensata dei marines in Afghanistan. Altra manovra puramente politica e che di strategico ha poco o nulla visto che pare evidente che non esista una strategia, che, se ci fosse e contemplasse una conclusione della guerra, dovrebbe passare necessariamente per l'avanzata militare in Pakistan, dove in realtà si nascondo i leader di Al Queda. E siccome (per fortuna) l'invasione del Pakistan non è ancora contemplata, a maggior ragione la permanenza nello stato Afgano non ha nessun senso. A meno che non si creda veramente al concetto fuffa di "democrazia da esportazione". Morte, distruzione, mutilazione. E' tutto qui.

1 commento:

  1. di recente ho avuto un sacco di conversazioni interessanti riguardo all'influenza che gli USA esercitano su altri stati. QUello che piu viene detto e' che gli USA se ne dovrebber a casa loro, lasciando stare gli interessi, perche' se un popolo e' governato male se ne rendera' conto prima o poi e arrivera' a ribaltare la situazione quando i tempi saranno giusti.

    Si sa che la politica degli USA e' principalmente quella che stabilisce che tutto il mondo dovrebbe seguire il loro modello,ma forse e' ora che adottino la politica: Live and let live.

    Io spero solo che il popolo Iracheno e Afgano abbiamo la forza di contrastare l'influenza USA e che riescano a riprendersi in mano il proprio paese.

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