giovedì 21 aprile 2011

Ciao Vittorio

Qualche giorno fa hanno ammazzato Vittorio Arrigoni. Autore del libro sulla striscia di Gaza "Restiamo umani", blogger di fama internazionale per la sua lotta contro le ingiustizie, le finte democrazie, le guerre vere, le guerre inventate, i valori che ogni uomo dovrebbe avere. Ce lo hanno ammazato israeliani sionisti mentre si trovava nella strscia di Gaza a portare aiuti umanitari e a raccontare (unico italiano, anche sotto i bombardamenti del 2009) i fatti quotidiani dall'interno della striscia.

L'hanno ucciso perchè portava informazione e pace. Un eroe moderno la cui morte è passata sotto silenzio. Come lo fu quella di un Peppino Impastato (per motivi assimilabili anche se su suolo italiano, vedere "i 100 passi" per le prove). Dopo giorni di prigionia e nella totale indifferenza mediatica e soprattutto politica, un blogger è stato ammazzato per la sua opera di divulgazione. Non ci sono altre considerazioni da fare. Riporto con le lacrime agli occhi il suo manifesto che ancora campeggia e sempre campeggerò su uno dei blog di controinformazione più importanti d'Italia (si anche più di quello di Grillo): Guerrilla Radio.

Guerriglia alla prigionia dell'Informazione. Contro la corruzione dell'industria mediatica, il bigottismo dei ceti medi, l'imperdonabile assopimento della coscienza civile. La brama di Verità prima di ogni anelito, l'abrasiva denuncia, verso la dissoluzione di ogni soluzione precostituita, L'infanticidio di ogni certezza indotta. La polvere nera della coercizione entro le narici di una crisi di rigetto. L'abbuffata di un pasto nudo, crudo amaro quanto basta per non poter esser digerito.

A-men.

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