venerdì 11 settembre 2009

Beck, il televangelismo e la minaccia mediatica

Negli USA lunedì scorso si è dimesso tra lo stupore generale, il consigliere della Casa Bianca per l'ambiente Van Jones, ferreo sostenitore delle politiche ambientali sulla riduzione delle emissioni carboniche ed il promotore di una serie di proposte ambientali che gli USA presenteranno alle prossime conferenze dell'ONU sul cambiamento climatico. A farne lo scalpo sono stati essenzialmente i rumors che tale Glenn Beck, nome che credo sentirete nominare spesso nel corso dell'amministrazione Obama, ha diffuso per il web ed attraverso i network televisivi. Glenn Beck è infatti l'anchorman di Fox news, network repubblicano per eccellenza arci-noto per le proprie campagne pro Bush e anticomuniste anche nel recente passato. Beck è quello che viene definito un televangelista in grado di influenzare con le proprie doti di opinionista, una grande fetta di pubblico tendenzialmente conservatore mettendolo sempre in guardia dai riformisti e dai radicali, utilizzando nei suoi discorsi toni apocalittici tipicamente americani. Fu lui per esempio ad ipotizzare la fede islamica di Obama e a rincarare la dose sugli scandali dei seggi di Chicago, in un operazione continua di vetting (pratica che consiste nello screditare l'avversario scovando piccoli scheletri nell'armadio di personaggi pubblici, vedi risse in prima elementare, cannette fumate ad una festa ecc.) contro il presidente in carica. La teoria principale del repubblicano, supportato chiaramente dalla minoranza in parlamento, è quella che Obama stia segretamente infiltrando nel governo una colonna di comunisti con l'intento di portare avanti un progetto radicale, marxista, rivoluzionario. Tutte parole chiave che gli americani non vogliono sentire. Nel caso di Van Jones, questi ha dovuto dimettersi perchè accusato di posizioni radicali nella lotta per il Black Power (Jones è afroamericano) negli anni '70 e soprattutto per aver osato dubitare delle buone intenzioni del presidente Bush nella gestione del post e pre 11 settembre. Fatti dei quali si era "macchiato" appunto, ritenuti ben più importanti della sua campagna di sensibilizzazione ambientale o del suo seminale libro Green Collar Economy, o delle sue proposte concrete contro l'inquinamento. Obama perde così per colpa di un Network televisivo e di un evangelista diabolico, una pedina fondamentale del proprio governo e nell'affermazione mondiale delle politiche ambientali. il che, con buona pace di Beck, dovrebbe essere un obbiettivo indipendente dalla frangia politica e dovrebbe riguardare l'umanità intera, lui compreso. Ancora una volta la politica si dimostra impotente davanti alle logiche mediatiche.

2 commenti:

  1. eh gia'. E' cosi purtroppo. Ieri durante un meeting con un associazione benefica, si parlava proprio di come i governi dovrebbero essere indipendenti. Indipendenti nel senso che dovrebbero fisicamente staccarsi dalle grandi corporations, banche, military organizations ecc ecc. Se ci fossero meno interessi (monetari) coinvolti i governi sarebbero piu liberi di fare il loro lavoro come chiesto dai cittadini che per loro hanno avuto e a cui pagano lo stipendio.

    Detto questo, e' vero che la FOX e' una schifezza, una TV spazzatura, che supporta i Repubblicani, ma allo stesso tempo e' una solo una TV. Io credo che se i politici avessero veramente le palle di difendere la loro posizione, potrebbero semplicemente dire le cose stanno. In fondo siamo tutti umani, tutti abbiamo commesso degli sbagli, tutti abbiamo da riprenderci e ci rammarichiamo di alcune cose fatte. Forse e' questo che Van Jones avrebbe dovuto dire alla FOX.

    Trovo che nei governi attuali ci siano troppi interessi, troppe persone coinvolte direttamente e indirettamente. Questo non dovrebbe succedere in un paese democratico e libero, dove il governo e' eletto dal popolo, e il popolo dovrebbe essere quello che critica le azioni dei governatori.
    I politici quindi, dovrebbero essere superiori a questi giochi della Fox, che mi sembrano prese in giro tra bambini; loro dovrebbero continuare a vivere nei loro principi, e non scendere a questo tipo di compromessi.

    Per questo la politica adesso come adesso e' un teatro. Perche' forse una volta la gente entrava in politica con degli ideali, delle vere cause da far valere, mentre ora salgono per la sete di potere, per proteggere i propri interessi.... che tristezza!

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  2. non ho capito bene...
    è giusto andare a verificare nel passato e nei fatti privati dei politici ho no?

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