sabato 7 novembre 2009

Extraordinary renditions: il capitolo Abu Omar si chiude, o quasi.

Nel febbraio del 2003 a Milano veniva rapito da agenti della CIA in collaborazione con i servizi segreti italiani (Sismi) l'imam Abu Omar indagato per terrorismo internazionale. Il rapimento, come documentato nel libro/inchiesta del 2007 di Claudio Fava "Quei bravi ragazzi", si inseriva nella procedura ormai standard messa in atto dalla CIA nella lotta al terrorismo: rapire il sospettato, trasportarlo con la forza in Egitto, Polonia o Marocco ed estorcere informazioni con l'utilizzo della tortura (forse vi dirà qualcosa il termine waterboarding). In breve Abu Omar come molti altri sospettati post 11 settembre 2001, ha fatto parte di quelle operazioni definite "consegne straordinarie", o meglio "Extraordinary Rendition", grazie al quale la CIA su esplicito ordine di Rumsfeld e Bush, si ergeva di fatto a giudice e boia di detenuti sospettati di possibili (spesso labili) associazioni con Al Queda. In barba alla convenzione di Ginevra, al rispetto dei diritti umani, creando una falla nel sistema giudiziario statunitense ed internazionale noto con il nome di "black hole" e facendo uso dei "black sites", ovvero prigioni appositamente dedicate alla reclusione dei sospettati terroristi di cui Abu Graib e Guantanamo sono solo le più note. Abu Omar è stato rapito nel 2003 e a 6 anni dall'evento e dopo 5 di indagini per capire chi acconsentì in Italia a permettere la caccia all'uomo (al capro espiatorio per meglio dire) degli USA e quale rete di interconnessioni tra governo italiano, americano, servizi segreti italiani ed americani vi fosse dietro a tutta l'operazione, si è arrivati finalmente ad una sentenza finale. 5 anni di reclusione a 23 uomini della CIA per sequestro e tortura, nessuno invece per Nicolò Pollari e Marco Mancini, rispettivamente direttore e vice del Sismi perchè ciò che commisero quel pomeriggio a Milano, è coperto da segreto di Stato. Nell'Italia delle stragi di Stato impunite ciò non stupisce chiaramente, ma vale comunque la pena di sottolinearlo dato che se i 23 agenti della CIA sono stati ritenuti colpevoli, altrettanto doveva essere per chi volente (!) o nolente, era quantomeno connivente in merito alla questione. Governo Prodi prima e Berlusconi poi, hanno però fatto in modo che questo non accadesse mantenendo assoluto riserbo su una faccenda che conoscevano bene e per cui il segreto di Stato ed il silenzio procedurale era fondamentale. Una sentenza che dovrebbe fare discutere parecchio ma di cui, statene certi, si sentirà parlare veramente poco e sicuramente non in modo approfondito. E sì che l'argomento è fondamentale nel clima legislativo, penale, sociale creatosi dopo l'11 settembre, quando la parola terrorista ha di fatto creato un nuovo status della condizione umana per la quale ancora non esistono leggi specifiche ma, appunto, solo buchi legislativi di cui si sono approfittati i tanto acclamati paladini della giustizia occidentale. Se volete saperne di più sull'argomento vi consiglio di leggere: Claudio Fava - "quei bravi ragazzi" e Andrea Purgatori - "Il caso di Abu Omar". Esiste anche un film del 2008 basato sull'inchiesta della commissione europea sulle Rendition che si intitola proprio "Rendition", è molto edulcorato ma puòservire per una infarinatura.

14 commenti:

  1. direi che il mistero rimane aperto. Sapremo mai quanto i nostri servizi sono coinvolti in questa vicenda?

    Verità e misteri della vicenda Abu Omar. Il nodo irrisolto del segreto di Stato

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  2. Per darvi un'idea di quanto la notizia si bistrattata dai media nazionali, ricercando su google/blog per parola chiave Abu Omar, questo blog esce al secondo posto assoluto...

    X storico: secondo me non lo sapremo mai purtroppo...

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  3. LUNGA VITA ALL 'IMAM OBU OMAR, E A TUTTI QUELLI CHE PER COLPA DELLA ODIOSA EXTRAORDITION REDENTION NON HANNO PIU' POTUTO ORGANIZZARSI IN GIOIOSE CELLULE DI RECLUTAMENTO PER LA GUERRA SANTA ! LUNGA VITA A TUTTI LORO !!

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  4. Ho letto l'articolo postato da "Storico", dal quale voglio incollare un paio di righe:

    "...Resta il fatto che l'unico organo ad avere fatto un po' di chiarezza è stata proprio la magistratura che ha accertato l'esistenza di una cellula terroristica nella quale però Abu Omar ( che gli inquirenti stavano già sorvegliando ed erano sul punto di arrestare al momento del sequestro) non era il capo , non aveva che un ruolo marginale tanto che dai suoi interrogatori svolti in Egitto non è emerso sinora nulla di rilevante..."

    Allora a questo punto mi chiedo: ma chissenefrega se Abu Omar aveva un ruolo marginale all'interno della cellula terroristica! Ne faceva comunque parte. Quindi, come si dovevano comportare i servizi segreti (o chiunque indaghi su questa materia)?

    Se Abu Omar non avesse avuto NESSUN ruolo all'interno della cellula terroristica sarebbe stato lasciato in pace, o sbaglio?

    Denis

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  5. E' un buco legislativo. La tortura non è la risposta. Ci sono decine di casi di detenuti illegalmente dal governo americano che non hanno mai avuto nessuna connessione con Bin Laden e con Al Queda.
    Dei detenuti a Guantanamo solo il 15% è stato ritenuto colpevole di qualcosa e ne sono state appurate le connessioni con cellule terroristiche. Il 55 è stato detenuto per anni senza alcuna accusa, la restante percentuale è stata totalmente scagionata con tanto di scuse ufficiali del governo americano. Il governo Bush è sotto inchiesta per i CRIMINI commessi.

    Anyway, leggetevi le inchieste sulle extraordinary rendition, rabbrividite, poi riparliamo di tutto.

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  6. Io parlavo solo di Abu Omar, non di tutto il resto.

    Per quanto riguarda ad esempio Guantanamo invece ho visto un documentario (mi sembra su Current) e sicuramente essere al posto dei detenuti non è piacevole, anzi è un inferno.

    La tortura ovviamente come dici tu Luca non è la risposta, ma quello che chiedo io è: qual'è la risposta?

    Quando pensiamo a quello che è stato fatto dai recenti governi americani forse dovremmo tener conto che noi l'11 settembre lo abbiamo vissuto solo in tv. Per noi è facile parlare di quello che è giusto e sbagliato. Fosse stato fatto precipitare un aereo sopra uno stadio di calcio la domenica, piuttosto che sul Colosseo pieno di gente a Roma, forse ragioneremmo come gran parte degli americani.

    Tra l'altro penso che tanti americani vorrebbero la fine della guerra non perchè gli facciano pena gli Afgani o gli Iracheni, ma perchè temono di perdere come in Vietnam, e perchè non vogliono più vedere i loro militari morti. Nemmeno l'amministrazione Obama per il momento ha ritirato le truppe, anzi, in Afganistan le ha potenziate, nonostante le promesse della campagna elettorale.

    In definitiva penso che i governi americani fino a quando non avranno distrutto Al Queda non si fermeranno, ed oltre alla guerra utilizzeranno tutti quei sistemi che a noi sembrano (e forse sono) sbagliati, ma che sono dettati da ciò che è successo quasi dieci anni fa e che noi non possiamo capire.

    Denis

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  7. Scusa Denis, ma sono discorsi davvero semplicistici e da cui prendo totalmente le distanze.

    Ti rispondo citando il sociologo Bauman, le cui parole valgono più di tanti documentari, dati statistici ecc.

    "Le convinzioni dei Jim Jones e degli Osama Bin Laden del mondo sono una parte significativa della violenza del 21° secolo. E almeno altrettanto significativo in tal senso, è il fervore evangelico con cui il libero scambio, la democrazia liberale e l'egemonia americana vengono offerti, o imposti, ad un mondo affamato"

    Torno alle mie parole: la presa di coscienza critica si distanzia molto dallo schierarsi per l'una o per l'altra parte. Il caso delle Extraordinary rendition non è giustificabile da nessun governo, da nessuna legislazione e da nessuno dotato di buon senso in fin dei conti. Come non lo è quello che è accaduto l'11 settembre.

    Per questo è giusto che i colpevoli di certe efferatezze, senza schieramento di sorta, paghino secondo i metodi che il diritto penale prevede, non al di fuori di esso.

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  8. Condivido il tuo discorso Luca.

    Nel mio ultimo intervento non mi volevo schierare nè da una parte nè dall'altra. Mi sono solamente chiesto se dietro all'Extraordinary Rendition ci sia la "botta psicologica" subita dagli americani l'11 settembre (che noi non possiamo capire).

    Sai, spesso quando ci succedono delle cose che ci colpiscono nel profondo ci comportiamo in modo magari sbagliato, magari guidati dalla rabbia o spinti dal desiderio di vendetta (o nel caso di chi comanda di far vedere che farebbe di tutto per punire chi ha ferito il proprio popolo). Per questo dico che noi non capiamo, perchè ragioniamo a "mente fredda".

    Per quanto riguarda il diritto penale, sarebbe bello che i criminali rispondessero a pieno delle loro colpe secondo le regole, ma purtroppo questo non accade. Processi lunghi, avvocati difensori troppo bravi, infermità mentale...e in un modo o nell'altro il colpevole se la cava.

    Denis

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  9. E' giusta la tortura? per alcuni popoli si, per altri no...
    E' giusta la pena di morte? per alcuni popoli si, per altri no...
    E' giusta la persecuzione politica? per alcuni popoli si, per altri no...
    E' giusta la persecuzione religiosa? per alcuni popoli si, per altri no...
    Io posso solo dire quello che ritengo giusto per me...
    Ma se i cinesi giustiziano più di 1000 persone all' anno perchè il loro codice penale gli lo consente, se i talebani si fanno saltare in aria perchè il loro fanatismo religioso glielo impone, se i Vietnamiti incarcerano i propri avversari politici perchè il loro regime gli lo consente, e se gli americani rapiscono coloro che ritengono pericolosi per il proprio popolo perchè il loro sistema glielo permette... chi sono io per condannare uno, giustificare l'altro oppure assolvere il terzo?
    E' giusto solo quello che penso sia corretto io, oppure ogniuno ha un proprio giusto?

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  10. COSA SONO LE AMENITA' ?

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  11. amenità: facezia, bizzarria: un discorso pieno di a. | affermazione ridicola.

    ;)

    Fulvia

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  12. a me non sembrano affermazioni ridicole...
    intendevo dire solo che ogni paese ha le proprie leggi e le proprie regole, giuste o sbagliate che siano.
    se il nostro paese ha il sismi ed il segreto di stato, è inutile poi lamentarsi se viene applicato!
    altrimenti togliamolo... siamo tutti sicuri che non ci serva però??

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  13. PER CHI SI FOSSE PERSO LA NOTIZIA, INGANNATO MAGARI DALL' INIZIO DEL PROCESSO DI PERUGIA A SOLI DUE ANNI DALL' OMICIDIO (!), OPPURE INGANNATO DALLA MORTE DELL' AMICHETTO DEL GOVERNATORE MARRAZZO, CON LA VITA DEL POVERO TRANS, E RELATIVI COCA PARTY, ACCETTATI DAI NOSTRI COMPRENSIVI GIORNALISTI E POLITICI CHE HANNO SMESSO PERSEGUITARE LA VITA VIZIOSA DEL PREMIER CHE ANDAVA CON SQUALLIDE "GNOCCHE"... VABBE' STAVO DICENDO CHI SI E' PERSO LA NOTIZIA, IL NOSTRO SISIMI, CON L'AIUTO DELLA CIA, HA FERMATO I PRESUNTI FINANZIATORI DELLA STRAGE DI MUMBAI. 193 MORTI E 300 FERITI !!!!
    ASSIDUI FREQUENTATORI DELLA MOSCHE DEL NOSTRO AMICO ABU OMAR, E FERVENTI ASCOLTATORI DEI DISCORSI DEL NOSTRO PLURIPREMIATO IMAM !!
    PER FORTUNA IO NON CONOSCO NESSUNO DI QUELLE DUECENTO FAMIGLIE CHE PIANGONO I PROPRI MORTI. ANCHE PERCHE' SAREBBE DIFFICILE SPIEGARE PERCHE' IN ITALIA C'E' GENTE CHE CREDE SIA PIU' IMPORTANTE CAPIRE PERCHE' TRATTIAMO MALE LE MENTI DALLE QUALI NASCE IL PENSIERO TERRORISTA, PIUTTOSTO CHE APPLAUDIRE IL LAVORO FATTO DA PERSONE CHE TUTTI I GIORNI PROVANO SRADICARE DALLA VITA DI TUTTI I GIORNI IL CREDO TERRORISTICO...

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