Stai colmo! Questo mi sono detto nel fare voto di vastità, scavando il fosse, usando il confine tra sogno e bisogno (l'incubo è confonderli!). Così tra tellurico ed onirico, in uno spazio agli antipodi, in un limbo dell'imparadiso ho avuto un sentore: URGE. - Alessandro Bergonzoni 2011 -
venerdì 13 novembre 2009
Groovenauti Beauty Industries, un'altro pianeta...
Con un pizzico di autocelebrazione pubblico la recensione di rapper.it all'ultimo disco dei Groovenauti.
‹‹Rendimi commerciale. Vendimi ciò che ho di razionale›› – Psycho
Dopo il viaggio intergalattico di Over Kill , i Groovenauti fanno ritorno sulla terra e dentro ai loro occhi si dipana uno
scenario desolato, dove trova vita Beauty Industries (The Soundtrack), un album che fa da colonna sonora ai disegni del
fumettista Ausonia. Fantasticamente e favolisticamente immerso nell’esaltazione della vera musica sperimentale, si avvicina
di molto ad uno scenario post industriale dove gli uomini vivono come androidi; un mondo fatto da soubrette al parlamento
ed edicole votive al dio denaro, come conseguenza della catastrofe di un 2012 realmente avvenuto. Dal sapore noir e dal
retrogusto compulsivo, l’ambiente risulta essere un energico groviglio claustrofobico. L’esaltazione della diversità artistica è
data dal concept strofico di Psycho. In sordità temi scontati, il tutto è trattato con molta consapevolezza dell’informazione,
che porta ad una ricerca testuale molto intelligente e lontana dai canoni rap. Chi sperava in un futuro musicale evoluto alla
pari dell’Anticon ha finalmente la testimonianza diretta della sua probabile avvenuta. Le produzioni allontanano il
semplicistico, per calarsi nell’immenso universo di suoni miscelati tra sintetizzatori, pianoforte, batteria, chitarre, bassi e
altre delizie. Un connubio melodico capace di stringere la mano al downtempo moderno di Blockhead e poi discostarsene
in modo radicale grazie alle impronte sulla storia lasciate da El-P. Le parole si prefigurano come descrizione di luoghi
spazio-temporali, che i suoni riescono perfettamente a rievocare senza tanta difficoltà.
L’elettronica, l’innovazione, l’alternativa all’immaginazione, il concetto stesso dell’arte musicale. Di un altro pianeta. (Makia, rapper.it)
Tracks:
01. Lo Scafandro e La Farfalla [prod. Max Producer]
02. Tenebra [prod. Tekem]
03. Dall’Oblò [prod. Giuseppe Donatacci]
04. Il Cosmo Interno [prod. Max Producer & Tekem]
05. Economia Post-Industriale [prod. Max Producer]
06. La Luce Si Spegne [prod. Max Producer & Tekem]
07. Vita Artificiale [prod. Max Producer]
08. Io Sono Il Simulacro [prod. Max Producer]
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SPERIAMO SIA ANCHE UN BEL DISCO....
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