giovedì 3 dicembre 2009

La guerra dell'acqua

Riporto un comunicato importante per sensibilizzare su una questione su cui si sta ponendo poca l'attenzione. Lo stesso modo (sornione) in cui è inserita la riforma di privatizzazione dell'acqua nella prossima finanziaria dovrebbe far riflettere. Di seguito: spunti di riflessione e incontri per approfondire il tema. Occhio che tra le date compare anche Trento. "Dall’America latina all’Europa, i protagonisti delle battaglie internazionali in difesa dell’ acqua per una serie di incontri e conferenze: Dalla Bolivia Oscar Olivera, dal Messico Raquel Gutierrez, dall’Irlanda John Holloway, dall’Italia padre Alex Zanotelli. Testimonianze e confronti sul valore rivoluzionario del bene comune acqua, che attorno a sé riassume le contraddizioni della nostra epoca, ispirando la creazione di nuovi orizzonti possibili. Un evento tanto più significativo, nell’Italia che privatizza l’acqua. Verrà presentato il libro “La Rivoluzione dell’Acqua – La Bolivia che ha cambiato il mondo” [ed. Carta – a cura di Yaku], sulla Guerra dell’Acqua di Cochabamba di cui cadono i dieci anni. Insieme agli autori, Oscar Olivera e Raquel Gutierrez e la partecipazione di John Holloway. Il libro “La Rivoluzione dell’Acqua” sarà distribuito in Trentino con il settimanale carta venerdì 27 novembre, e a tutti gli abbonati in Italia. —————————————————– Aprile del 2000: in Bolivia un popolo viene ridotto alla sete in nome del profitto. La multinazionale statunitense Bechtel privatizza la rete idrica della città di Cochabamba. Il costo dell’acqua diventa insostenibile. La già poverissima popolazione boliviana si ribella e si organizza. Nasce la Coordinadora en defensa del agua y la vida, un coordinamento che raccoglie contadini, indigeni, donne, vecchi, professionisti, giornalisti, minatori: insieme per dire basta all’ennesimo sfruttamento indiscriminato. Dopo mesi di duro confronto per le strade, la Bechtel è costretta a recedere e la popolazione cochabambina si riappropria dell’acqua, sacra per la gente delle Ande. E’ la Guerra dell’Acqua di Cochabamba, il primo conflitto in nome dell’oro blu: un evento spartiacque che ha aperto gli occhi al mondo sui limiti di un sistema economico globale che arriva a togliere l’acqua agli esseri umani in nome dello sfruttamento e dei profitti. Novembre 2009: in Italia il governo privatizza l’acqua attraverso l’articolo 15 del decreto legge 135. E’ la messa sul mercato di un bene essenziale per la vita e di un diritto inalienabile. A quasi dieci anni di distanza, la lotta contro la mercificazione dei beni comuni segna la storia di due Paesi molto diversi fra loro. In Bolivia l’acqua è stata inserita nella Costituzione come diritto umano inalienabile. In Italia che succederà? Se ne discuterà assieme ai grandi protagonisti delle lotte sociali di questo decennio, per un confronto con i comitati locali ed i territori : con Oscar Olivera, della Coordinadora del Agua y la Vida di Cochabamba, Bolivia, che fu uno dei protagonisti della Guerra dell’Acqua. Con Raquel Gutierrez, attivista e sociologa messicana, durante la Guerra dell’Acqua si occupava della comunicazione. E la partecipazione di John Holloway,politologo e scrittore, autore del libro – cult "Cambiare il mondo senza prendere il potere". Un viaggio fra le città italiane – Trento, Lucca, Roma, Bari, Padova, Belluno – per uno spaccato della situazione del nostro Paese, con incontri con la società civile, le Università, i movimenti sociali. Inoltre: collegamenti in diretta con il Forum sull’Ambiente di Copenhagen (dal 7 al 17 dicembre), e uno sguardo sul cammino democratico della Bolivia, che il 7 dicembre avrà affrontato l’importante appuntamento con le elezioni presidenziali. Ad ogni incontro, sarà presentato il libro “La Rivoluzione dell’Acqua: la Bolivia che ha cambiato il mondo” ed. Carta, a cura dell’associazione Yaku. CALENDARIO DEGLI INCONTRI: A TRENTO IL 10 E 11 DICEMBRE (scarica la locandina dell’evento) 10 DICEMBRE ORE 20,30 AL TEATRO SAN MARCO – Via San Bernardino, 8 . L’acqua pubblica, i territori e l’autogoverno. L’esperienza della Guerra dell’Acqua di Cochabamba assieme ai suoi protagonisti. Oscar Olivera, Raquel Gutierrez, John Holloway insieme a Padre Alex Zanotelli, per un incontro pubblico, al quale parteciperà anche Michele Nardelli, del Forum Trentino per la Pace. 11 DICEMBRE ORE 9 PRESSO LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Incontro con l’assessore alla Solidarietà e Convivenza, Lia Giovannazzi Feltramie Oscar Olivera sul progetto di cooperazione internazionale Scuola Andina dell’Acqua, sostenuto dalla P.A.T. e gestito da Yaku assieme alla Fundacion Abril e alla Coordinadora del Agua y la Vida di Cochabamba 11 DICEMBRE ORE 11 – 13, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRENTO, FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA via Verdi, 26 – aula 12 – primo piano Seminario: “La guerra dell’acqua a Cochabamba come laboratorio di un’altra politica: esperienza di emancipazione e partecipazione sociale Presentazione del libro curato dalla Associazione Yaku: “La rivoluzione dell’acqua: la Bolivia che ha cambiato il mondo con: Oscar Olivera, Raquel Gutierrez, John Holloway e i Docenti Giovanna Gadotti, Lauro Struffi Dal 5 al 15 dicembre presso il Centro di Formazione alla Solidarietà di Trento, via San Marco, mostra fotografica di Lorenzo Scaldaferro: 20 bianco/neri sui progetti di yaku in Bolivia A CAPANNORI (Lucca) IL 12 DICEMBRE Conferenza e presentazione libro, con l’Osservatorio per la pace di Capannori, il “comune virtuoso d’Italia” con: Oscar Olivera, Raquel Gutierrez, John Holloway A ROMA IL 14 E 15 DICEMBRE 14 dicembre presso la sede di Carta, incontro conviviale 15 dicembre alle 15 presso l’Università La Sapienza, facoltà di Fisicica, incontro con gli studenti dell’Onda e i comitati del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con: Oscar Olivera, Raquel Gutierrez, John Holloway A BARI IL 17 DICEMBRE Con Nichi Vendola, governatore della Puglia, e il Comitato pugliese Acqua bene Comune, incontro pubblico presso l’Acquedotto Pugliese con: Oscar Olivera A PADOVA IL 18 DICEMBRE Con Radio Sherwood e Ya Basta, Oscar Olivera racconta del cammino democratico della Bolivia post elezioni con: Oscar Olivera A BELLUNO IL 20 DICEMBRE Con Ya Basta ed i comitati del nordest in difesa dell’acqua pubblica, del Comitato Bellunese Acqua Bene Comune con: Oscar Olivera

3 commenti:

  1. Che eventi top a Trento! Ormai già un paio di anni fa avevo sostenuto un esame di geografia culturale a riguardo della guerra dell'acqua. Sconvolgente a dir poco. A tal proposito ti voglio consigliare un paio di libri, a meno che tu non li abbia già letti:
    - Yves Lacoste, "L'ACQUA e il PIANETA. LA LOTTA PER LA VITA", Rizzoli, Larousse, 2003. Libricino di facile e veloce lettura.
    - Ettore Mo, "FIUMI", Milano, Rizzoli, 2003. Questo dovrei averlo io, molto bello.
    - Vandana Shiva, "Le guerre dell'acqua", Feltrinelli, 2004. Questo non l'ho letto, ma ricordo che la professoressa lo nominava spesso. Da prendere.

    Besos!

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  2. ...non so bene cosa succede nelle altre parti del mondo, ma sono sicuro che in italia, anche se non in mano a privati ma allo stato, l'acqua è da sempre messa sul mercato, visto che io la pago, e non è quindi già adesso un bene gratuito.
    diverso è invece il discorso se si vuole valutare o meno l'opprtunità di fare gestire un bene essenziale ai privati invece che all' apparato pubblico.

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  3. Si si, qui si parla di sistema di gestione della rete idrica privatizzata, che se da studente di economia posso approvare in una logica di efficienza che il mercato può dare a determinate strutture, dall'altra per lo stesso motivo, da studente di economia critico, mi fa storcere il naso perchè trattasi di una commodities, di un bene essenziale che le logiche del mercato sostanzialmente in regime di oligopolio a livello nazionale, quando non di monopolio a livello regionale, e dominato quindi da poche aziende italiane multiservizi (vedi hera tanto per citare il caso Emiliano), non riusciranno a mantenere alle stesse condizioni attuali di servizio. Se da una parte infatti il sistema privato potrebbe migliorare i condotti, le tubature, gli acquedotti, dall'altra metterà di fronte i cittadini ad un rialzo dei prezzi inevitabile, e questo è il meno, ma soprattutto ad una gestione del servizio da grande azienda, dove l'utente sarà gestito alla stregua di quello che già fanno le aziende di telfeonia: spersonalizzazione del servizio, pacchetti di offerta fantasiosi e tutto quello che ne consegue in termine di spaesamento. Ma non è nemmeno questo forse il pericolo più grande: ciò che fa paura sono i cartelli mafiosi o semplicemente i lunghi tentacoli delle aziende multiservizi ammanicate che alla fine detteranno legge in regimi appunto di monopolio su singola regione. Le perplessità quindi sono molte, e non si fermano davanti alle affermazioni che si sentono da parte dei sostenitori della riforma, riguardanti le logiche di efficacia ed efficienza che la "mano invisibile" del mercato porterà. Quelle appunto, sono teorie da studentelli.

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