martedì 28 aprile 2009

In viaggio verso nuovi stimoli

Questo post per avvisarvi che fino al 4 maggio non aggiornerò il blog causa viaggio verso Berlino, città dalle mille sfaccettature dalla quale credo di ritornare con nuovi stimoli e nuove curiosità da condividere anche in questo spazio. Nel frattempo buona informazione a tutti! Luke

venerdì 24 aprile 2009

I fantasmi traditi del 25 aprile 1945

25 aprile, tempo di celebrazioni. Anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo, da una guerra estenuante, da situazioni a noi lontane ma non poi così tanto... Si parla sempre di liberazione però spesso a sproposito, puntando l'attenzione più sui liberati che sui liberanti e, se essa viene ogni tanto puntata su questi ultimi, è più per discernere chi era in buona fede da chi no, chi si merita di essere celebrato e chi invece no, chi era italiano-contro e chi italiano-pro, chi era partigiano buono e chi no. Fa arrabbiare perchè denota ingraditudine verso chi ha lottato e a quel tempo c'era, ingratitudine per altro dietro alla quale si cela spesso un atteggiamento facilone e privo di conoscenza dei fatti, di memoria. Fa sorridere perchè si tratta di un atteggiamento fin troppo scontato, fin troppo auto-indotto da una cultura di informazione di parte, quella di chi ha avuto il privilegio di raccontare la storia e di raccontarla come ha voluto. Si dimenticano fatti, si cancellano persone, si trasformano a volte eroi in fantasmi e diavoli in eroi. E' così da sempre, è così per qualsiasi guerra e fatto storico di una certa rilevanza. La versione dei fatti di chi ha vinto non corrisponde mai a quella di chi ha perso. E comunque sarà solo una versione ad essere raccontata. La storia del 25 aprile non fa eccezione in questo senso, ma ad affrettarsi a prendere le distanze dai fatti in questo caso, è la stessa parte "vincitrice" che rifiuta spesso se stessa, perchè ha vinto si, ma non nel modo in cui avrebbe voluto. La storia della RESISTENZA viene minimizzata, grandi uomini ai quali dovrebbero essere dedicate strade e piazze vengono invece cancellati o ridotti ad omuncoli traditori della patria, eccetera eccetera. Fin troppo facile. Fin troppo scontato. I meccanismi di trasmissione del passato passano sempre per revisionismo e distorsioni. Molte forze producono interferenze. Che si può fare allora? Cosa può fare chi è cosciente di ciò che fu la resistenza, di ciò che fecero i partigiani? Continuare a raccontare, senza mitizzazioni, persino con distacco se possibile! Portare il peso di tutto quanto: delle vittorie e degli errori (furono tanti). Senza scadere nel buonismo, nell'autocelebrazione che scoprirebbe il fianco agli squali pronti ad attaccare. L'antifascismo non ha nulla da cui difendersi. Non deve farlo. Non deve giustificarsi. E' stato fatto ciò che andava fatto e va solo ri-raccontato. Personalmente nutro profondo rispetto per la nostra storia di Resistenza, per tutte le storie di resistenza, le uniche a ben vedere di nazionalismo genuino. Riconosco però anche gli errori che sono stati commessi da parte di una sinistra che non ha fatto quanto sopra auspicato, ma ha contribuito invece a permettere a fascisti e neo-fascisti di infangare il ricordo partigiano, permettendo che venisse confuso con il brigatismo. I 2 "movimenti" sono sì legati dalla sponda di provenienza, ma non vanno confusi. Colpa anche della sinistra se invece questo è accaduto e continua ad accadere. Estremismo e patriottismo hanno punti in comune, si sfiorano i lembi e si dopano a vicenda, ma confonderli è un atto intellettualmente criminoso. Il mio pensiero in questi giorni va quindi ai fantasmi dimenticati, ai Vitagliano Ravagli della nostra guerra, a quelli che come lui hanno lottato per liberarsi dal regime e hanno poi continuato a seguire la loro vocazione anti-fascista, anti-regime uscendo a combattere anche dall'Italia, recandosi in Bolivia ed in Indocina dalla parte dei movimenti di resistenza. Come loro centina di Italiani, giovani idealisti, di cui la storia si è dimenticata e che anzi, in certi casi non ha mai voluto ricordare perchè sarebbe scomodo riconoscere dei patrioti impegnati anche in guerre non nostre e per giunta dalla parte "sbagliata" (anti-americana). A loro va il mio 25 aprile. Ai fantasmi traditi. Ma "le storie sono asce di guerra da disseppellire", facciamolo.

mercoledì 22 aprile 2009

ONU - ma quali nazioni unite?!

Nei giorni scorsi avrete seguito il vertice ONU pubblicamente promosso con l'obiettivo di voler superare tutte le barriere razziste tra stati, a ricongiungere, ri-esplorare, riappacificare. Fin da subito però si era capito che non si sarebbe arrivati a nulla di buono, dato che l'intento reale del vertice era quello di stilare un documento di condanna di ogni forma di razzismo e che per fare ciò si sarebbe partiti dal documento Durban I già stilato nel 2001, scritto che più che condannare il razzismo a tutte le latitudini additava lo stato di Israele come capro espiatorio di tutti i mali. USA, Italia, Germania, Canada tra gli altri, hanno subito boicottato il vertice, guidato guarda caso dal clan Iraniano intento a trasformare la consulta in un'invettiva antisemita. Dietro al boicotaggio più che grosse ideologie, stanno ovviamente gli interessi di americani ed alleati per lo stato d'Israele, porta strategica sul mondo arabo, ma per una volta la decisione è stata giusta a prescindere a mio parere. Il vertice infatti si è effettivamente trasformato in un attacco ad Israele che se è giusto sotto molti punti di vista (ricordiamo Gaza, Libano ecc.) per altri non giustifica l'atteggiamento delle nazioni unite di voler trovare a tutti i costi un capro espiatorio per i mali attuali. A maggior ragione se al summit erano presenti per la maggioranza paesi Arabi in disaccordo con Israele su tutto, e soprattutto per motivi geo-politici più che umanitari. Il fatto che Ahmadinejad possa permettersi di passare 30 minuti al microfono a cospargere odio verso uno stato, ha del ridicolo di per se stesso ed ha trasformato di fatto il vertice contro il razzismo in un vertice pro-odio. Mi pare sempre più chiaro che l'ONU sia un organismo di una superficialità disarmante asservito di volta in volta ad interessi di natura nazionalistica a seconda di chi è in grado di reggerne l'assemblea. Ahmadinejad, Obama, Berlusconi, Sarkozy che siano. L'ONU più che servire per favorire il dialogo reciproco, mette spesso dei leader discutibili nelle condizioni di poter avere un megafono a disposizione per "fare un po' di casino" e sviare l'attenzione da ciò che accade nell'orticello di ognuno. Una specie di specchietto per le allodole, fatto anche male.

lunedì 20 aprile 2009

Che fine farà la Class Action?

Una delle poche leggi a tutela dei consumatori, che regola nella fattispecie l'azione legale collettiva da parte di gruppi di consumatori che hanno subito analoghi soprusi da parte di colossi aziendali o istituzioni, sta per essere rivista dal governo, o meglio dall'azienda che lo governa, dopo un paio d'anni di "riflessione". La legge era stata introdotta da Prodi e mutuata dal sistema giudiziario americano. Visto che però ora tutti sappiamo chi abbiamo al governo, anche questa legge pro-consumatori, probabilmente sparirà grazie a piccoli AGGIUSTAMENTI SEMANTICI, che sistemando una parolina scomoda ovvero il termine "analogo" con "identico", cancellerà di fatto molti degli ambiti di applicabilità della legge attuale. Vi invito a tal proposito ad approfondire l'argomento dando un'occhiata a questo spezzone preso da Report (Rai Tre).

Diritti umani alla deriva

3 giorni alla deriva tra Sicilia e Lampedusa. 3 giorni di sofferenza, morte, merda, sangue, placenta. 3 giorni fatali per una donna incinta e pesantissimi per altre 140 persone costrette a soffrire in silenzio per cavilli burocratici e scontri diplomatici. Questo il destino di alcuni profughi tunisini al largo delle nostre coste, salvati dal naufragio da parte di Pinar, nave mercantile tunisina che dopo aver ri cevuto ordine da parte del ministro degli esteri maltese di poter attraccare a Lampedusa (Italia), ha ricevuto l'altolà da parte dell'Italia. Così per ben 3 giorni e per colpa di tecnicismi burocratici tra 2 paesi dalla storicamente ambigua relazione, 140 persone si sono viste togliere da sotto il naso qualsiasi diritto alla sopravvivenza stessa. Una donna incinta è morta tra rifiuti e stive maleodoranti. Neanche si parlasse di navi negriere. Come può essere possibile tutto questo? Come possono dei governi preparati, con un ministero dedicato alla gestione degli affari esteri, alle politiche migratiorie, permettersi di far passare 3 giorni per (non) raggiungere un accordo e salvare delle vite umane? Non può essere possibile. Come non può esserlo la reazione odierna della Farnesina, che dopo essersi resa conto che stava per scoppiare un caso internazionale e che si stava effettivamente macchiando di genocidio (assieme al governo maltese), ha dichiarato candidamente di aver "deciso di accogliere i migranti su suolo italiano". Così, come se niente fosse...D'altro canto Malta ha replicato attraverso le parole del ministro Lawrence Gonzi dicendo: "E' stato un disguido tra amici, la decisione dell' Italia di accettare gli immigrati è stata buona, visto che la situazione è degenerata in una crisi umanitaria". Possibile?? Ditelo ai famigliari di quella povera donna, o ai bambini senza acqua ne cibo per 3 giorni nella lordura, che si è trattato di un "disguido tra amici". E i nostri organi di informazioni ancora a sostenere la cosa e a titolare "Odissea finita, l'Italia ACCOGLIE gli immigrati". Alla luce di tutto questo voi non vi sentite membri di una patria fatta di buoni samaritani??!

domenica 19 aprile 2009

giovedì 16 aprile 2009

Referendum in vista

Da beppegrillo.it e da considerazioni matematiche estremamente semplici derivabili da decisioni parlamentari di quest'oggi:" Il Governo prevede l'una tantum per l'Abruzzo a carico dei contribuenti per circa 500 milioni. Il mancato accorpamento del referendum sulla legge elettorale con le elezioni europee ci costerà circa 460 milioni. Perché lo psiconano non chiede l'una tantum alla Lega, invece che agli italiani?" E soprattutto perchè non ci stanno informando su quale sarà il contenuto di questo referendum? Voi ce lo avete chiaro? Io ho provato ad informarmi sui giornali ma a parte qualche descrizione "in breve" ho trovato poco nulla. Che diavolo si vota mi sono chiesto...ho cercato un po' ed ho trovato a questo link la risposta che vi invito a leggere. E' chiaro che si tratta di una quisquiglia sulle modalità di voto che comunque non re-introduce la preferenza quindi ha una significatività pari a zero o poco più, perchè quella sarebbe la riforma elettorale da fare. Ma come mai abbiamo questo onore di esprimerci su un argomento marginale e truffaldino come questo e non per esempio su un tema come quello del NUCLEARE? Argomento che per altro più di 20 anni fa era invece stato sottoposto agli italiani proprio tramite referendum? Domande che cadono nel vuoto.

mercoledì 15 aprile 2009

Sull'indecenza

Riprendo l'argomento del post di ieri riguardo all'attacco di Fini e Berlusconi (non solo loro ovviamente) al programma di Santoro perchè qui si sta attaccando non solo un programma, una rete o eventualmente un presentatore, ma un intero sistema di informazione democratica, di contro-informazione a ben vedere per una volta. Di più: di contro-informazione definibile tale solo perchè va contro un'informazione ormai definibile di regime. Santoro ha dato vita ad un dibattito, non ad un attacco. Ha permesso al pubblico di ascoltare pareri diversi da quelli fino a quel momento messi in luce. Ha in questo senso offerto un servizio pubblico, quale quello della RAI e quello di qualsiasi televisione, a maggior ragione se pubblica, dovrebbe offrire. C'era il confronto, c'era il contraddittorio, c'erano dei politici, c'erano degli scienziati. Se mettere tutti a confronto sollevando delle critiche su un argomento sul quale fino ad ora si sono volutamente concentrati solo elogi (aiuti, allarmi, pre-allarmi, protezione civile, sfilata di politici, prontezza del governo ecc) è indecente e va censurato, beh allora non siamo tanto distanti dalla censura mediatica imposta da regimi autoritari come quelli cinesi e cubani, per citare quelli che in questi giorni stanno facendo parlare di se per motivi analoghi. Mi sembra indecente francamente che la politica debba entrare in queste questioni perchè punta sul vivo, sulla tv che è ormai una sua emanazione. Sia che si parli di RAI, sia che si parli di Mediaset (chiaramente). Ciò che Santoro ha fatto è del tutto lecito, anzì, necessario! E' lecito in una democrazia, in una rete pubblica, in un paese che non dovrebbe essere governato da un conflitto di interessi abnorme qualunque sia l'argomento di cui si parli. L'indecenza non sta nel contro-informare, sta nel non informare che è ormai l'atto principe della nostra informazione di massa.

martedì 14 aprile 2009

La verità è indecente!

Indecente, così è stata definita la puntata di anno zero di giovedì scorso da Berlusconi. "La tv pubblica non può comportarsi così" ha detto il grande fratello in persona. Qui di seguito il video di una parte della puntata. Se dire la verità e portare a galla certi fatti è indecente, chissà cosa sarebbe commetterli? Tra Travaglio e Saviano ne ha di gatte da pelare il Governo eh? Sono loro il problema, non i problemi di cui parlano... . Di seguito trovate inoltre un importante link ad un articolo che vi farà comprendere meglio l'impresa Impreglio e le sue malefatte. Cliccate qui

lunedì 13 aprile 2009

Solidarietà contro l'Italia solidale

Riporto quanto letto su "Giornalismo partecipativo" in questi giorni e vi invito a riflettere su questa questione spinosa...Fatemi sapere che ne pensate perchè è un argomento abbastanza controverso... Io sono d'accordo a metà. "La possibilità di donare il “5 per mille” dell’Irpef destinandolo ai terremotati dell’Abruzzo incontrerà il favore immediato di centinaia di migliaia di italiani ma è una fotografia reale del disprezzo del governo per la società civile del nostro paese. Il cinque per mille è infatti una delle poche maniere partecipative che hanno i cittadini della Repubblica per decidere come viene destinata una parte minima ma significativa (un duecentesimo) delle loro tasse. E’ così che si finanziano associazioni, enti di ricerca, ong, organismi di solidarietà, no profit, terzo settore. E’ così che si finanzia l’AVIS, alla quale migliaia di persone devono la vita attraverso il sangue, oppure l’ANT, l’associazione che si occupa gratuitamente a domicilio dei malati oncologici terminali, supplendo alle carenze della sanità pubblica e alla quale chi scrive fin dall’inizio destina e chiede di destinare il proprio “5 per mille”. Sull’onda dell’emozione per il terremoto e del facile battage pubblicitario, c’è da giurare che decine di migliaia di italiani svieranno la loro scelta verso il terremoto, partecipando attivamente al sistematico gioco delle tre carte di come il duo Berlusconi-Tremonti sta gestendo i soldi pubblici (vedi crisi economica), spostandoli da qui a là, da lì a sotto, da sinistra a destra riconteggiandoli infinite volte e facendo ammuina come i soldati di Re Franceschiello nella battaglia del Garigliano. Anche stavolta è una partita di giro a costo zero per il governo e i suoi clienti: meno soldi partecipativi alla solidarietà in senso esteso per girarli alla solidarietà ai terremotati (o ai palazzinari?). Dunque chi sicuramente pagherà per il terremoto in Abruzzo sarà l’Italia solidale. Così l’ANT (o migliaia di istituzioni altrettanto degne) dovrà dare assistenza a meno malati oncologici terminali abbandonando a se stessi gli altri. A voler essere perfidi vi era una soluzione più lineare. Come mai Giulio Tremonti non ha pensato a destinare ai terremotati il negletto “8 per mille” che qualche italiano destina allo Stato? Forse perché così per la prima volta l’8 per mille allo Stato sarebbe entrato in concorrenza con l’8 per mille alla chiesa cattolica destinato in larga parte al sostentamento del clero. Forse perché la protesta della chiesa cattolica avrebbe danneggiato il clima da gigante buono del Mulino Bianco che rimette a posto le casine dell’Aquila con il quale i media rappresentano il “caro leader”, mentre quella di centinaia di piccole associazioni strozzate non farà chiasso."

venerdì 10 aprile 2009

Discriminazione tra le macerie

Ci avete pensato? Tra tutti quelli rimasti sotto le macerie in Abruzzo, tra quelli che si sono salvati ma con perdite pesanti di familiari ed amici, tra tutti coloro che ora cercano conforto, riparo, pace, ci sono anche loro: gli immigrati ancora non in regola, magari in attesa di un permesso di soggiorno. Ci sono rom, marocchini, rumeni, kosovari. PERSONE. Ecco cosa sta succendendo a loro, a quelli che non sono parte del sistema. La fonte è Indimedia Lombardia, ma troverete altre testimonianze analoghe anche su netlog. Di loro non si parla. Parliamone. Il terremoto non ferma le discriminazioni contro rom e sinti. "Il Gruppo EveryOne, l’associazione Them Romano e la Federazione Rom e Sinti insieme hanno protestano contro un atteggiamento discriminatorio che riguarda famiglie, già indigenti ed escluse, cui il terremoto ha reso le condizioni di vita ancora più drammatiche. Per alcune comunità rom colpite dal sisma infatti non vi è possibilità di ricovero come per gli altri cittadini perché, quando si presentano alle protezione civile o negli alberghi, vengono subito cacciate via. Le autorità hanno definito i rom che cercano riparo presso le strutture di accoglienza con l’epiteto di «sciacalli» e i carabinieri del Comando Provinciale di Pescara hanno attivato postazioni di controllo presso i ricoveri per evitare che vi trovino riparo famiglie rom, che a loro giudizio «tentano di approfittarsi della tragedia per dormire gratis in albergo»."

giovedì 9 aprile 2009

Ciò che conta è solo lo share

Rendiamoci conto...Bastano le immagini, non servono parole.

mercoledì 8 aprile 2009

Morto d'infarto. Si certo.

Credo che dopo aver visto queste immagini sia quanto meno doveroso che venga aperta un'inchiesta sulla morte di Tomlison al G20...

Strumentalizzare la tragedia

Credo e spero ci avrete fatto caso un po' tutti. In questi giorni di terribile cordoglio per tutta la nazione, la politica purtroppo la fa ancora da padrone. Ed i media a supportarla, anzi a crearla. E' sdegnoso, tanto che non andrebbe nemmeno commentato tale è la rabbia, che pure un evento del genere venga strumentalizzato a fini politici. I TG italiani stanno puntando tutti i riflettori sul nostro presidente del consiglio, sulle sue risposte pronte ad un emergenza da 11 settembre ecc. Il giorno stesso dell'accaduto, Silvio è stato subito intervistato da Vespa che zerbinato come al suo solito, non ha potuto non porgli certe domande mirate, come quella sulla ricostruzione della zona de L'Aquila. La risposta è stata pronta e non si poteva non citare il lungimirante Piano casa e le magnifiche idee di Mr Asfalto...quasi avesse previsto la tragedia e che il piano cadesse per questo a fagiuolo. Ascoltatevi l'intervista su youtube perchè ne vale davvero la pena. Un tripudio di se, un'autoesaltazione della propria figura come manuale impone. Si ma qui stiamo parlando di centinaia di vittime, di vite rovinate, di un Italia al collasso anche fisico. Non si può fare del protagonismo e della propaganda... Come definire altrimenti per esempio il rifiuto agli aiuti umanitari di 35 nazioni che all'indomani del terremoto si sono offerte per inviare uomini e mezzi? Si può rifiutare tale aiuto in diretta in prima serata con un "No grazie, per il momento cercheremo di fare da soli?". Salvo oggi ritrattare a bassa voce (piccoli trafiletti dedicati alla retro-marcia).

Liberi di vedere

Il fatto è passato un po' sotto silenzio, ma in questi giorni negli USA è stato finalmente cancellato da parte del presidente Obama, il divieto di mostrare in tv il ritorno dalla guerra dei corpi dei marines nelle bare. Il divieto, era stato posto da Bush senior già nel 1991 durante la guerra del Golfo e se ne parla infatti anche nello splendido e recente docu-film di Oliver Stone "W.". Le motivazioni che lo sostenevano erano ovviamente di carattere propagandistico: evitare di mostrare chiaramente gli effetti della guerra sui soldati americani. Leggere su un giornale la cifra dei morti in combattimento infatti, non ha lo stesso effetto rispetto a mostrarne i corpi avvolti nella bandiera americana. Togliere questo divieto significa quantomeno non tenere la testa degli americani nascosta a forza sotto la sabbia.

lunedì 6 aprile 2009

Lost ed il relativismo

Oggi è ripartito Lost, il serial che sta appassionando milioni di persone, sottoscritto compreso. Al di là di tutto quello che è stato scritto, di quello che accade in ogni singola puntata, dei vari particolari e degli intrecci, credo che una cosa su tutte abbia la forza di attrarre e far pensare tante persone. Il relativismo. Chi segue la serie capirà subito di che parlo. In lost tutto quanto è abbastanza relativo: il tempo, lo spazio, la fisicità dei personaggi, la condizione dei protagonisti (opposti agli "Altri" definibili tali solo da una posizione di relativo protagonismo appunto). Niente è dato per certo, tutto è interpretabile e credo che qui stia la vera forza e la modernità del serial più geniale mai concepito. Non per niente affonda le sue radici nelle teorie e nelle storie di quello che può a tutti gli effetti definirsi il padre del relativismo nella narrativa, ovvero Philip K Dick (leggasi a tal proposito La svastica sul sole, oppure "la penultima verità"), ne prende ispirazione e ne condensa alcuni punti forti, forte (scusate il gioco di parole) di una sceneggiatura concepita da fumettisti d'hoc come Brian K Vaughan (Marvel, DC, Vertigo e ora sceneggiatore di Lost) già conosciuti per essere da sempre avvezzi ad uno stile di scrittura ammiccante a quel crocevia di idee derivante dall'incontro tra teorie meta-fisiche e fantascientifiche (vedesi meccanica quantistica (teoria per altro in contrasto con la relatività di Einstein), intersezioni spazio-temporali, indeterminismo Heisemberghiano). Tutti argomenti già molto trattati nella letteratura fantascientifica e nei fumetti più colti (e dove se no? mica ho studiato fisica...!n.d.r.). In Lost tutto questo però diventa alla portata di tutti, affascina, colpisce un po' come successe anni fa in un serial cinematografico precursore in questo senso ovvero Ritorno al futuro. Ma lì l'aspetto relativistico, non era così pregnante ed infatti alla fine della trilogia, lo spettatore aveva delle risposte chiare e precise. Qui no. Non ci sono mai risposte, non dirette almeno. Solo domande...una serie infinita che probabilmente resterà sempre tale. Ma nel frattempo tutti si saranno goduti il viaggio, rimanendo soddisfatti probabilmente più dal viaggio che dal punto d'arrivo/soluzione (ci sarà?). Soddisfatti. Relativamente...

domenica 5 aprile 2009

free internet

Dopo la recente proposta di legge di Sarkozy per combattere la pirateria ed il file sharing, il nostro Presidente del Consiglio ha annunciato la presentazione, alla prossima riunione del G8, di una proposta di regolazione di Internet su scala mondiale. Ho già i brividi...

sabato 4 aprile 2009

Ritorno al passato

Nella città di Foggia è stato attivato un autobus riservato agli immigrati giustificandolo come un servizio offerto loro dalla città, in modo che potessero evitare i lunghi itinerari proposti dalle linee convenzionali ed arrivare direttamente sui luoghi di lavoro. Persino le fermate intermedie non sono le stesse degli altri autobus. L'unica giustificazione possibile è DISCRIMINAZIONE RAZZIALE. Non ci sono altri termini per definirla. Rosa Parks, Marthin Luther King, Malcom X, Angela Davis. Chi?

venerdì 3 aprile 2009

Se non l'avete visto guardatelo ora...

Beppe Grillo torna in TV (virtualmente) e fa informazione.
E Ilaria D'amico ovviamente si dissocia per salvare il posto.
Imbarazzo in sala e vergogna marcia di alcuni presenti.
Notare che il giorno dopo nessun giornale ha riportato nemmeno una parola di Beppe Grillo. Tutti ad attaccarlo e sprecare fiato sul perchè gli sia stato permesso di andare in tv e di dire quello che ha voluto. E' scandaloso che ci si accanisca su chi dice la verità  e non venga nemmeno riportato cos'ha detto. Se si leggeva la Repubblica o il Corriere ieri non c'era un minimo accenno, solo un trafiletto diffamatorio.

giovedì 2 aprile 2009

Pesci d'aprile?

Fredda cronaca: - ieri un ragazzo ha perso la vita mentre urlava al mondo dei potenti il suo diritto a manifestare contro ciò che il mondo finanziario sta facendo al popolo in ogni angolo del globo. Ma chiamiamolo black bloc che così ce ne laviamo tutti le mani. Probabilmente ha esagerato, diranno in molti, probabilmente se l'è cercata. Sempre meglio che starsene seduti sul divano sperando che le cose cambino da sole, dico io. Carlo Giuliani saluta un amico dalla tomba. Il "G-mettetecivoiilnumerochevolete" ancora una volta si dimostra per quello che è, una farsa mal organizzata che perde i pezzi per strada. - Ieri Berlusca ha eletto praticamente da solo e a casa sua (w la democrazia) i prossimi dirigenti RAI: Masi, il suo segretario generale (!) ed esperto di diritti d'autore nonchè ex direttore della SIAE (di cui Rai detiene quote oltre il 40% per altro) va a dirigere la rete, Belpietro direttamente dall'organo d'informazione più di destra che c'è in Italia ovvero Panorama, va a dirigere il tg1! Ditemi voi che informazione ci attende, che lavaggio del cervello ci sarà. Conflitto d'interessi esiste ancora come espressione o la Neolingua non la prevede più? - Ieri a Napoli è emerso il caso di una donna della Costa D'avorio migrata in Italia che all'ospedale "Fatebenefratelli", dove aveva partorito 10 giorni fa, è stata denunciata da un medico o infermiere in quanto non in possesso del permesso di soggiorno nè dei documenti d'identità originali bensì delle fotocopie rilasciate dalla questura proprio perchè gli originali sono attualmente detenuti per la richiesta di permesso di soggiorno. In nome della legge non ancora entrata in vigore, per cui un medico è tenuto a denunciare gli immigrati irregolari, alla madre è stata sottratta per 10 giorni la figlia appena partorita, impedendogli l'allattamento. E' chiaro che l'Italia è alla deriva sociale. Riuscite ad immaginarvi che situazione si è creata se è stata applicata una legge sbagliatissima moralmente ancor prima che sia in vigore? L'Italia della paura imposta fa paura. 3 bellissimi pesci d'aprile. peccato che ci sia poco da ridere.