venerdì 10 aprile 2009

Discriminazione tra le macerie

Ci avete pensato? Tra tutti quelli rimasti sotto le macerie in Abruzzo, tra quelli che si sono salvati ma con perdite pesanti di familiari ed amici, tra tutti coloro che ora cercano conforto, riparo, pace, ci sono anche loro: gli immigrati ancora non in regola, magari in attesa di un permesso di soggiorno. Ci sono rom, marocchini, rumeni, kosovari. PERSONE. Ecco cosa sta succendendo a loro, a quelli che non sono parte del sistema. La fonte è Indimedia Lombardia, ma troverete altre testimonianze analoghe anche su netlog. Di loro non si parla. Parliamone. Il terremoto non ferma le discriminazioni contro rom e sinti. "Il Gruppo EveryOne, l’associazione Them Romano e la Federazione Rom e Sinti insieme hanno protestano contro un atteggiamento discriminatorio che riguarda famiglie, già indigenti ed escluse, cui il terremoto ha reso le condizioni di vita ancora più drammatiche. Per alcune comunità rom colpite dal sisma infatti non vi è possibilità di ricovero come per gli altri cittadini perché, quando si presentano alle protezione civile o negli alberghi, vengono subito cacciate via. Le autorità hanno definito i rom che cercano riparo presso le strutture di accoglienza con l’epiteto di «sciacalli» e i carabinieri del Comando Provinciale di Pescara hanno attivato postazioni di controllo presso i ricoveri per evitare che vi trovino riparo famiglie rom, che a loro giudizio «tentano di approfittarsi della tragedia per dormire gratis in albergo»."

2 commenti:

  1. belle dichiarazioni di fratellanza..l'ipocrisia regna sovrana.

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  2. Ho letto alcune cose che hai scritto Luke. Mettono tristezza, mi stupiscono, mi scioccano, mi fanno rabbrividire. Il problema e' che c'e' molta poca gente che come te ha voglia di esprimere le proprie opinioni, soprattutto considerando l'abominevole controllo dei media che si trova in Italia.

    Sarebbe bello poter leggere di piu su questi argomenti, da giovani che non pensano solo a vestire Prada, ma che si guardano attorno e hanno voglia di cambiare la schifezza che il nostro paese sta diventando.

    Bravo.

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