mercoledì 22 aprile 2009

ONU - ma quali nazioni unite?!

Nei giorni scorsi avrete seguito il vertice ONU pubblicamente promosso con l'obiettivo di voler superare tutte le barriere razziste tra stati, a ricongiungere, ri-esplorare, riappacificare. Fin da subito però si era capito che non si sarebbe arrivati a nulla di buono, dato che l'intento reale del vertice era quello di stilare un documento di condanna di ogni forma di razzismo e che per fare ciò si sarebbe partiti dal documento Durban I già stilato nel 2001, scritto che più che condannare il razzismo a tutte le latitudini additava lo stato di Israele come capro espiatorio di tutti i mali. USA, Italia, Germania, Canada tra gli altri, hanno subito boicottato il vertice, guidato guarda caso dal clan Iraniano intento a trasformare la consulta in un'invettiva antisemita. Dietro al boicotaggio più che grosse ideologie, stanno ovviamente gli interessi di americani ed alleati per lo stato d'Israele, porta strategica sul mondo arabo, ma per una volta la decisione è stata giusta a prescindere a mio parere. Il vertice infatti si è effettivamente trasformato in un attacco ad Israele che se è giusto sotto molti punti di vista (ricordiamo Gaza, Libano ecc.) per altri non giustifica l'atteggiamento delle nazioni unite di voler trovare a tutti i costi un capro espiatorio per i mali attuali. A maggior ragione se al summit erano presenti per la maggioranza paesi Arabi in disaccordo con Israele su tutto, e soprattutto per motivi geo-politici più che umanitari. Il fatto che Ahmadinejad possa permettersi di passare 30 minuti al microfono a cospargere odio verso uno stato, ha del ridicolo di per se stesso ed ha trasformato di fatto il vertice contro il razzismo in un vertice pro-odio. Mi pare sempre più chiaro che l'ONU sia un organismo di una superficialità disarmante asservito di volta in volta ad interessi di natura nazionalistica a seconda di chi è in grado di reggerne l'assemblea. Ahmadinejad, Obama, Berlusconi, Sarkozy che siano. L'ONU più che servire per favorire il dialogo reciproco, mette spesso dei leader discutibili nelle condizioni di poter avere un megafono a disposizione per "fare un po' di casino" e sviare l'attenzione da ciò che accade nell'orticello di ognuno. Una specie di specchietto per le allodole, fatto anche male.

3 commenti:

  1. l'onu era nato dopo la seconda guerra mondiale per evitare gli errori/orrori della gerra. di conseguenza finchè a quel tavolo siederanno capi di governo di nazioni "belligeranti", qualunque esse siano, o di nazioni che impongono ai propri cittadini la religione da perseguire o che minacciano palesemente altre culture, direi che possiamo definire ogni singolo incotro fa questi ben pensanti un ridicolo e costosissimo festival del protagonismo.

    RispondiElimina
  2. Purtroppo l'ONU, perlomeno finchè gestito così è un organo ridicolo e costoso. Non serve a nulla, anche perchè non prende mai una posizione seria contro gli stati che "sgarrano". Regimi totalitari, guidati sul terrore militare, ideologico e religioso dovrebbero essere condannati senza mezze misure...e non coinvolti. Tanto non ragionano.

    Denis

    RispondiElimina
  3. Io credo invece sempre nel dialogo, anche perchè persino nazioni che si definisco "civili" sappiamo bene di cosa si sono macchiate (Abu Graib e Guantanamo sono lì a testimoniare, così come Genova, Londra ecc.)

    Però l'Onu non ha di fatto nessun potere, non pome veti effettivi, non fa rispettare norme, nemmeno i diritti umani in molti casi.
    E' un organo inefficente che andrebbe totalmente rivisto.
    Si al dialogo ma in modo costruttivo insomma.

    RispondiElimina